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Barack Obama, 53 anni |
"La crisi e' superata. L'America e' risorta dalla recessione". Il presidente Usa Barack Obama lo scandisce a chiare lettere nel suo sesto discorso sullo stato dell'Unione e annuncia: "E' ora di voltare pagina" e di "aprire un nuovo capitolo". Perche' vinta la sfida piu' difficile, per il presidente americano e' necessario che tutti godano della ripresa, a partire dalla classe media che piu' ha sofferto negli ultimi anni.
"Non possiamo accettare un'economia che dia vantaggi enormi solo a pochi, ma bisogna impegnarsi per un'economia che generi un aumento dei redditi e delle possibilità per tutti", sottolinea Obama, che ha gia' annunciato la sua rivoluzione sul fronte delle tasse, aumentando il carico fiscale sui super ricchi e sulle grandi banche e imprese per rafforzare il sistema di sgravi e agevolazioni a favore delle famiglie. E' un Obama che, dopo mesi nell'occhio del ciclone, appare rilassato, ma determinato nel rilanciare a 360 gradi la sua agenda di politica interna e internazionale.
Del resto non nasconde come oramai non abbia piu' molto da perdere: "Non devo fare piu' campagne elettorali. Ne ho vinte gia' due", scherza davanti al Congresso riunito in sessione plenaria. Ma torna subito serio lasciando intendere ai suoi avversari che a lui il ruolo di "anatra zoppa" sta stretto.
Poi la promessa di combattere il terrorismo senza esclusione di colpi: "Continueremo a dare la caccia ai terroristi e a smantellare le loro reti - afferma - e ci riserviamo il diritto di agire unilateralmente contro i terroristi che pongono una minaccia diretta a noi e ai nostri alleati''. Ricorda poi gli attacchi che hanno scioccato la Francia: "Da una scuola in Pakistan alle strade di Parigi, siamo con la gente che nel mondo e' stata colpita dai terroristi". E tra gli applausi del Congresso, in molti tra deputati e senatori sventolano matite gialle per ricordare le vittime del magazine Charlie Hebdo. Obama tocca tutti i temi, dalla piaga del razzismo che ancora affligge l'America alla questione femminile, sottolineando come nel 2015 sia inaccettabile che le donne, a parita' di lavoro, non guadagnino come gli uomini. Passando per il riconoscimento delle nozze e dei diritti per i gay, pronunciando per la prima volta nella storia degli State of the Union i termini 'trasgender' e 'bisessuale'. Infine Cuba. Obama chiede la fine dell'embargo.