di Vittorio Polito - L’editore Adda ha pubblicato in questi giorni due volumetti destinati ai nostri piccoli lettori. Il primo, di Daniele Giancane, “Carmela e il morso della taranta”, (con illustrazioni di Mary Fanelli), ed il secondo “Bobo, Gastone, lo scienziato e lo stregone” di Antonella Fuiano, con illustrazioni di Saverio Romito.
Pensato per i più piccoli, il libretto di Giancane, dai colori smaglianti, è accompagnato da brevi testi a misura di bambino e si propone di raccontare una delle storie più affascinanti e misteriose della civiltà pugliese, quella che secondo la tradizione vuole che un ragno (la “taranta”) mordesse le contadine impegnate nella raccolta del grano. Il veleno iniettato originerebbe poi dolori lancinanti e smanie, curabili solo con la musica di tamburelli e violini, una musica molto ritmata in grado di calmare le malate facendole danzare senza sosta. L’animale velenoso, il morso, la malattia e l’esorcismo si legano al culto di San Paolo il quale, scampato al morso di un serpente, viene venerato come protettore delle “tarantate” che si raccoglievano nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Galatina (Lecce) per essere esorcizzate. Nella storia di Carmela, naturalmente, tutto finisce bene…
Il libro di Fuiano, attraverso l’ironia e il gioco, affronta i temi importanti della vita quotidiana come la felicità, l’amore, il dolore, la paura, il rispetto e l’amicizia. Un libro divertente, ma soprattutto un libro concreto ed attuale che parla direttamente ai bambini della loro felicità e di quel poco che basta per generarla. Si parla anche dei nonni e della loro solitudine, di amicizia con un bambino diverso o con un piccolo animale, di buone maniere e di disturbi dell’apprendimento a volte un po’ troppo trascurati. Personaggi come galli indisponenti e strani animali feroci insegnano ai bambini un po’ di buone abitudini. Il bullismo viene affrontato con delicatezza dalla maestra Lepretti, e la crudeltà della guerra viene raccontata attraverso il sogno di un bambino. Con uno stregone pasticcione si impara a credere sempre in se stessi, e con un gorilla si impara il rispetto per le diverse etnie. Si parla anche di emozioni che i bambini percepiscono ed apprezzano, imparando così a comunicare e a crescere.
Pensato per i più piccoli, il libretto di Giancane, dai colori smaglianti, è accompagnato da brevi testi a misura di bambino e si propone di raccontare una delle storie più affascinanti e misteriose della civiltà pugliese, quella che secondo la tradizione vuole che un ragno (la “taranta”) mordesse le contadine impegnate nella raccolta del grano. Il veleno iniettato originerebbe poi dolori lancinanti e smanie, curabili solo con la musica di tamburelli e violini, una musica molto ritmata in grado di calmare le malate facendole danzare senza sosta. L’animale velenoso, il morso, la malattia e l’esorcismo si legano al culto di San Paolo il quale, scampato al morso di un serpente, viene venerato come protettore delle “tarantate” che si raccoglievano nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Galatina (Lecce) per essere esorcizzate. Nella storia di Carmela, naturalmente, tutto finisce bene…
Il libro di Fuiano, attraverso l’ironia e il gioco, affronta i temi importanti della vita quotidiana come la felicità, l’amore, il dolore, la paura, il rispetto e l’amicizia. Un libro divertente, ma soprattutto un libro concreto ed attuale che parla direttamente ai bambini della loro felicità e di quel poco che basta per generarla. Si parla anche dei nonni e della loro solitudine, di amicizia con un bambino diverso o con un piccolo animale, di buone maniere e di disturbi dell’apprendimento a volte un po’ troppo trascurati. Personaggi come galli indisponenti e strani animali feroci insegnano ai bambini un po’ di buone abitudini. Il bullismo viene affrontato con delicatezza dalla maestra Lepretti, e la crudeltà della guerra viene raccontata attraverso il sogno di un bambino. Con uno stregone pasticcione si impara a credere sempre in se stessi, e con un gorilla si impara il rispetto per le diverse etnie. Si parla anche di emozioni che i bambini percepiscono ed apprezzano, imparando così a comunicare e a crescere.