Parigi, allerta massima. Altri 500 soldati nelle strade

Resta altissima la tensione a Parigi, così come l'allerta, e prosegue senza sosta la caccia ad Ayat, la compagna di Coulibaly. Due i falsi allarmi giunti in mattinata, a Disneyland e per lo scoppio di petardi vicino al luogo di culto ebraico di Jaurès. Intanto per la prima volta dal dopoguerra, la Grande Sinagoga di di rue de la Victoire è rimasta chiusa per lo Shabbat. Sul fonte politico monta intanto la provocatoria dichiarazione dell'ex leader di Fn: 'Io non sono Charlie', ha dichiarato Jean-Marie Le Pen, che prende le distanze dalla solidarietà nazionale sulla strage nella redazione.
Intanto il governo ha deciso di confermare ancora per il weekend il massimo livello di allerta antiterrorismo del piano Vigipirate in tutta l'Ile-de-France. La riunione si è svolta corso all'Eliseo con il presidente francese Francois Hollande. il Premier Manuel Valls, i ministri della Difesa Jean-Yves Le Drian, dell'Interno Bernard Cazeneuve, della Giustizia Christiane Taubira e della Cultura Fleur Pellerin, oltre a rappresentanti dei servizi di sicurezza. Ulteriori 500 soldati sono stati dispiegati per garantire la sicurezza nell'area di Parigi.

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