di Frédéric Pascali - Il Multicinema Galleria di Bari ospita questa sera un esperimento cinematografico unico nel suo genere. Firmato “Sinapsi Film”, progetto vincitore di “Principi Attivi” del 2012, e ideato da Vincenzo Ardito, Andrea Sgobba e Ilaria Schino, “Quello che conta” è un lungometraggio di 75 minuti che racconta la città di Bari attraverso le storie di sette personaggi legati da un unico filo conduttore: il sogno.
Domenico è un ricercatore universitario che per seguire le aspirazioni della sua carriera decide di lasciare città e affetti. Il suo treno in partenza incrocerà quello di Gianni che invece torna a Bari dopo una dozzina d'anni di assenza e con il suo amico d’infanzia, Sereno, s’impegna a realizzare un sogno di gioventù: aprire un locale in città . Altresì una mamma vive in simbiosi con il più piccolo dei suoi figli che coltivando la propria passione per il disegno rincorre la sua maturazione. Tra le fila di questi destini incrociati si muove, in un paesaggio urbano notturno, una figura onirica, narratore e custode dei sogni di questi personaggi.
Alla conclusione di una selezione iniziata circa un anno e mezzo fa, 60 cittadini hanno formato il cast e la produzione di questo progetto cinematografico. Guidati da un gruppo di tutor composto da Vincenzo Ardito alla regia, Sergio Recchia alla sceneggiatura, Nicola Pertino alla Direzione della Fotografia, Marco De Michele alla scenografia, Renato Minichelli alla Ripresa del Suono, Andrea Cramarossa alla parte recitativa e Anna Giulia D’Onghia alla Produzione, hanno raccontato l’ambiente in cui vivono e la trasformazione in atto della Bari metropolitana. L’hanno fatto, a detta del regista Vincenzo Ardito, “superando la classica struttura gerarchico piramidale del set cinematografico per lasciare spazio a una nuova idea di cinema, costituita su di un modello orizzontale dove tutti possono creare e suggerire elementi chiave per il film”. Un interessante esperimento di cultura sociale che merita di essere visto e giudicato.
Domenico è un ricercatore universitario che per seguire le aspirazioni della sua carriera decide di lasciare città e affetti. Il suo treno in partenza incrocerà quello di Gianni che invece torna a Bari dopo una dozzina d'anni di assenza e con il suo amico d’infanzia, Sereno, s’impegna a realizzare un sogno di gioventù: aprire un locale in città . Altresì una mamma vive in simbiosi con il più piccolo dei suoi figli che coltivando la propria passione per il disegno rincorre la sua maturazione. Tra le fila di questi destini incrociati si muove, in un paesaggio urbano notturno, una figura onirica, narratore e custode dei sogni di questi personaggi.
Alla conclusione di una selezione iniziata circa un anno e mezzo fa, 60 cittadini hanno formato il cast e la produzione di questo progetto cinematografico. Guidati da un gruppo di tutor composto da Vincenzo Ardito alla regia, Sergio Recchia alla sceneggiatura, Nicola Pertino alla Direzione della Fotografia, Marco De Michele alla scenografia, Renato Minichelli alla Ripresa del Suono, Andrea Cramarossa alla parte recitativa e Anna Giulia D’Onghia alla Produzione, hanno raccontato l’ambiente in cui vivono e la trasformazione in atto della Bari metropolitana. L’hanno fatto, a detta del regista Vincenzo Ardito, “superando la classica struttura gerarchico piramidale del set cinematografico per lasciare spazio a una nuova idea di cinema, costituita su di un modello orizzontale dove tutti possono creare e suggerire elementi chiave per il film”. Un interessante esperimento di cultura sociale che merita di essere visto e giudicato.