di Nicola Zuccaro - Dall'eccezionalità alla normalità. E' questo il "ritornello" che domina nei puntuali commenti espressi dai notisti
politici all'indomani dell'annuncio delle prossime dimissioni da parte di Giorgio Napolitano in qualità Presidente della Repubblica.
Il ritorno alla "normalità costituzionale" accennato dal Capo dello Stato nel suo discorso di fine anno rappresenta una valida indicazione per individuare quel successore in grado di far uscire l'Italia dall'emergenza politico-istituzionale prima ancora che economica e sociale.
Dunque prima del nome dell'erede di Re Giorgio sarà necessario che i partiti individuino una figura capace di rispondere a questo profilo. Parlare e scrivere - come sta avvenendo in queste prime ore del 2015 - di un Presidente di Garanzia e di un Capo dello Stato che rappresenti degnamente l'Italia all'Estero è un'ovvietà perchè già lo indica la Costituzione Italiana.
Il ritorno alla "normalità costituzionale" accennato dal Capo dello Stato nel suo discorso di fine anno rappresenta una valida indicazione per individuare quel successore in grado di far uscire l'Italia dall'emergenza politico-istituzionale prima ancora che economica e sociale.
Dunque prima del nome dell'erede di Re Giorgio sarà necessario che i partiti individuino una figura capace di rispondere a questo profilo. Parlare e scrivere - come sta avvenendo in queste prime ore del 2015 - di un Presidente di Garanzia e di un Capo dello Stato che rappresenti degnamente l'Italia all'Estero è un'ovvietà perchè già lo indica la Costituzione Italiana.