BARI - Il sindaco di Bari Antonio Decaro interviene sulla questione rifiuti esplosa in questi giorni: “Le discariche di Conversano e Giovinazzo previste dal Piano rifiuti della Regione Puglia per l’ATO di Bari sono entrambe inutilizzabili. Nello specifico, il sito di Conversano è stato chiuso nel 2013 e quello di Giovinazzo non è mai entrato in funzione per una modifica della normativa nazionale. Attualmente, anche le discariche alternative individuate successivamente dalla Regione sono inutilizzabili o sottoposte a restrizioni, di qui la necessità di modificare il Piano regionale dei rifiuti in relazione al recapito finale per i 41 comuni dell’area metropolitana di Bari. Per questo ho chiesto oggi al presidente Vendola, a nome dei 41 comuni su citati, un incontro, affinché la Regione individui una soluzione definitiva alla questione.
Già in questi mesi l’ATO Ba si è adoperata su questo fronte, chiedendo alla Provincia di Bari una ricognizione sul territorio che ha certamente portato all’individuazione di 28 potenziali siti sui quali poter realizzare una discarica, ma perché anche solo uno di questi possa essere trasformato in una discarica, necessita di almeno 2 anni, tra l’iter autorizzativo e l’esecuzione dei lavori necessari.
Detto ciò, per i prossimi dieci giorni in cui dovremo far fronte alle difficoltà createsi, sono già state individuate soluzioni tampone che eviteranno i possibili disagi nei vari comuni dell’aerea metropolitana e contemporaneamente stiamo lavorando ad una soluzione temporanea che assicuri maggiore stabilità nei prossimi mesi, ferma restando l’urgenza di arrivare nel minor tempo possibile ad una soluzione definitiva da inserire nel Piano regionale. Già da diversi mesi i comuni dell’area metropolitana di Bari stanno conferendo i propri rifiuti nelle altre province, utilizzando discariche private per rifiuti speciali con un aggravio dei costi complessivi del servizio. Questo potrebbe comportare un aumento della TARI nei singoli comuni.
Per quanto riguarda il comune di Bari questa ipotesi è al momento scongiurata, perché l’aumento dei costi è stato assorbito grazie al comportamento virtuoso dei baresi che hanno aumentato la raccolta differenziata di 7 punti negli ultimi cinque mesi determinando una riduzione della quantità complessiva dei rifiuti da conferire nelle discariche”.
Detto ciò, per i prossimi dieci giorni in cui dovremo far fronte alle difficoltà createsi, sono già state individuate soluzioni tampone che eviteranno i possibili disagi nei vari comuni dell’aerea metropolitana e contemporaneamente stiamo lavorando ad una soluzione temporanea che assicuri maggiore stabilità nei prossimi mesi, ferma restando l’urgenza di arrivare nel minor tempo possibile ad una soluzione definitiva da inserire nel Piano regionale. Già da diversi mesi i comuni dell’area metropolitana di Bari stanno conferendo i propri rifiuti nelle altre province, utilizzando discariche private per rifiuti speciali con un aggravio dei costi complessivi del servizio. Questo potrebbe comportare un aumento della TARI nei singoli comuni.
Per quanto riguarda il comune di Bari questa ipotesi è al momento scongiurata, perché l’aumento dei costi è stato assorbito grazie al comportamento virtuoso dei baresi che hanno aumentato la raccolta differenziata di 7 punti negli ultimi cinque mesi determinando una riduzione della quantità complessiva dei rifiuti da conferire nelle discariche”.