San Severo: Je suis Charlie, uno striscione in municipio per ricordare la strage

SAN SEVERO - L’Amministrazione Comunale ha fatto affigere nelle scorse ore sulla sede municipale di piazza Municipio uno striscione riportante lo slogan “Je suis Charlie”. L’Amministrazione Comunale di San Severo, che da anni ospita il premio giornalistico nazionale “Maria Grazia Cutuli”, intende così farsi portavoce presso le scuole locali di un messaggio di integrazione, confronto e libertà d’espressione invitando gli studenti a riflettere sulla strage al Charlie Hebdo di Parigi, giornale satirico colpito da alcuni terroristi.
Di seguito il messaggio che il Sindaco Francesco Miglio e l’intera Amministrazione Comunale faranno pervenire alle scuole di ogni ordine e grado.

Cari studenti,

anche San Severo, Città del Premio Giornalistico Nazionale “Maria Grazia Cutuli” Per la difesa della Libertà di Stampa – Per non dimenticare – e Per Promuovere la Pace, dopo i tragici fatti accaduti a Parigi, invita Docenti e Studenti a riflettere sul bene prezioso della Libertà.
Vuole, altresì, lanciare il suo messaggio di solidarietà, libertà e pace al grido di “Je suis Charlie”. Infatti uno striscione riportante lo slogan è stato affisso sulla sede comunale di piazza Municipio.
Un messaggio che negli ultimi giorni avete visto in tv, sui social network e persino negli stadi. Ebbene “Je suis Charlie” è il messaggio che è stato scelto per esprimere solidarietà e per consolidare il diritto alla libertà di opinione dopo la strage al Charlie Hebdo di Parigi, giornale satirico colpito da alcuni terroristi.
Al giorno d’oggi l’integrazione, il confronto, la libertà d’espressione, la democrazia e il rispetto per l’altro sono tematiche che non bisogna tralasciare neanche nelle piccole comunità, come lo è la nostra.
L’Amministrazione Comunale ha nominato nei giorni scorsi un delegato alle politiche per l’integrazione il dottor Abdel Qader Hammad, che gratuitamente si è messo a disposizione per promuovere in città l’integrazione sociale e culturale tra i popoli. Il dottor Hammad, originario della Giordania ma da tempo ormai risiedente nella nostra comunità, sarà presente anche nelle scuole affinché gli studenti possano confrontarsi con le diverse realtà religiose, culturali e sociali in un percorso finalizzato all’integrazione e alla pace.
L’Amministrazione è quindi disponibile a promuovere e ad accogliere eventuali proposte di docenti e studenti finalizzate alla conoscenza reciproca, alla tolleranza nel pluralismo delle confessioni e dei valori e al rispetto reciproco per combattere un integralismo che semina soltanto morte e violenza.

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