TARANTO - Domenica 11 gennaio una rappresentanza dei vettori ionici (storicamente impegnati con ENI Spa per la fornitura dei servizi di autotrasporto di carburanti e prodotti derivati) riuniti sotto la sigla consortile Lts, ha convocato il segretario provinciale della sigla sindacale Trasportounito-Fiap, Dr. Biagio Provenzale, manifestando massima preoccupazione in merito alle possibili modalità di affidamento contrattuale dei servizi di autotrasporto conto terzi.
Come è noto, la vertenza ENI Spa è culminata con una manifestazione di protesta durata una decina di giornate, nel corso delle quali gli autotrasportatori manifestavano con le loro autocisterne, impegnando l’area antistante gli ingressi della raffineria di Taranto e parte della S.S. 106, il dissenso all’affidamento di una quota rilevante del traffico ENI a due vettori non locali: G&A Spa (gruppo Gavio/Agogliati) di Alessandria e BT Trasporti (gruppo Bertani/Turriziani) di Roma, multinazionali dell’autotrasporto specializzate nel settore in argomento.
Al termine di quella vicenda (9 giugno 2014), grazie ad una complessa concertazione che ha visto coinvolte imprese, Istituzioni locali e sindacati, veniva condivisa - in sede prefettizia - la seguente ripartizione dei traffici: 50% in favore delle strutture societarie costituenti il consorzio di secondo grado Lts; il restante 50% affidato a G&A Spa e BT Trasporti, con l’impegno – assunto da questi ultimi – di salvaguardare aziende locali e livelli occupazionali, “ribaltando” metà delle quote da loro acquisite (quindi il 25% delle commesse disponibili sul territorio) ai vettori locali, in subvezione.
Tutto ciò premesso, considerato il ritardo di ENI Spa nel fornire indicazioni univoche atte a risolvere definitivamente, con le sopra citate modalità, la controversia; considerate altresì le gravissime condizioni dell’autotrasporto locale impegnato con le varie committenze (Tct Spa, Cementir, Ilva Spa) così come più volte segnalato da Trasportounito - Fiap e dalle Associazioni di categoria interessate, i vettori c/ENI Spa PROCLAMANO LO stato di agitazione. Lamentano, inoltre, una massiccia presenza di imprese estranee al territorio, che rendono più risicate le commesse rese loro disponibili.
L’auspicio è quello di ottenere risposte univoche, privilegiando – nell’immediato – il dialogo con le Istituzioni locali ed i committenti di riferimento riservandosi, in caso contrario, di intraprendere, a tutela dei legittimi interessi rappresentati, tutte le azioni e le misure esperibili di carattere sindacale, nei termini e con le modalità che saranno preventivamente rese note.
A riferirlo in una nota il segretario provinciale Dott. Biagio Provenzale.
Come è noto, la vertenza ENI Spa è culminata con una manifestazione di protesta durata una decina di giornate, nel corso delle quali gli autotrasportatori manifestavano con le loro autocisterne, impegnando l’area antistante gli ingressi della raffineria di Taranto e parte della S.S. 106, il dissenso all’affidamento di una quota rilevante del traffico ENI a due vettori non locali: G&A Spa (gruppo Gavio/Agogliati) di Alessandria e BT Trasporti (gruppo Bertani/Turriziani) di Roma, multinazionali dell’autotrasporto specializzate nel settore in argomento.
Al termine di quella vicenda (9 giugno 2014), grazie ad una complessa concertazione che ha visto coinvolte imprese, Istituzioni locali e sindacati, veniva condivisa - in sede prefettizia - la seguente ripartizione dei traffici: 50% in favore delle strutture societarie costituenti il consorzio di secondo grado Lts; il restante 50% affidato a G&A Spa e BT Trasporti, con l’impegno – assunto da questi ultimi – di salvaguardare aziende locali e livelli occupazionali, “ribaltando” metà delle quote da loro acquisite (quindi il 25% delle commesse disponibili sul territorio) ai vettori locali, in subvezione.
Tutto ciò premesso, considerato il ritardo di ENI Spa nel fornire indicazioni univoche atte a risolvere definitivamente, con le sopra citate modalità, la controversia; considerate altresì le gravissime condizioni dell’autotrasporto locale impegnato con le varie committenze (Tct Spa, Cementir, Ilva Spa) così come più volte segnalato da Trasportounito - Fiap e dalle Associazioni di categoria interessate, i vettori c/ENI Spa PROCLAMANO LO stato di agitazione. Lamentano, inoltre, una massiccia presenza di imprese estranee al territorio, che rendono più risicate le commesse rese loro disponibili.
L’auspicio è quello di ottenere risposte univoche, privilegiando – nell’immediato – il dialogo con le Istituzioni locali ed i committenti di riferimento riservandosi, in caso contrario, di intraprendere, a tutela dei legittimi interessi rappresentati, tutte le azioni e le misure esperibili di carattere sindacale, nei termini e con le modalità che saranno preventivamente rese note.
A riferirlo in una nota il segretario provinciale Dott. Biagio Provenzale.