Teleperformance, Lospinuso: parlamentari facciano valere ragioni dei lavoratori
BARI - “Piove sempre sul bagnato: Taranto rischia di vedere a spasso 2000 lavoratori in massa, nell’indifferenza della Giunta regionale. La vertenza Teleperformance, il call center tarantino, potrebbe innescare l’ennesima bomba occupazionale nel capoluogo ionico. Invito, pertanto, i parlamentari a perorare la causa in Parlamento. Ritengo sia la strada maestra, anziché cominciare ad appellarci alla Giunta regionale, sempre sorda ai problemi di Taranto ed ogni suono di allarme resta sempre inascoltato”. Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Pietro Lospinuso.
“Siamo veramente stanchi – aggiunge - di vertenze dimenticate e abbandonate, che mettono a repentaglio il futuro dei dipendenti. C’è anche da dire che il problema dei call center e del trattamento economico dei lavoratori è un punto nodale che richiederebbe la massima attenzione del legislatore: nella peggiore delle ipotesi, ma possibile, potremmo assistere allo smantellamento della sede tarantina per trasferirla in Paesi con un costo del lavoro più abbordabile. A giugno scadrà l’accordo per il rilancio di Teleperformance e non si può restare a braccia conserte, nonostante questa colonizzazione di imprese estere, pronte sempre a fare le valige e de-localizzare l’impresa, non sia una pratica virtuosa. Spero che i parlamentari sappiano farsi valere in Parlamento con il governo nazionale. Un governo che in queste ore ha un debito verso Taranto, avendo esposto al pericolo del fallimento anche le imprese dell’indotto Ilva”.
“Sarebbe il caso – conclude Lospinuso - che il governo Renzi cominciasse a fare sul serio per il nostro territorio, dopo le tante promesse rimaste lettera morta”.
“Siamo veramente stanchi – aggiunge - di vertenze dimenticate e abbandonate, che mettono a repentaglio il futuro dei dipendenti. C’è anche da dire che il problema dei call center e del trattamento economico dei lavoratori è un punto nodale che richiederebbe la massima attenzione del legislatore: nella peggiore delle ipotesi, ma possibile, potremmo assistere allo smantellamento della sede tarantina per trasferirla in Paesi con un costo del lavoro più abbordabile. A giugno scadrà l’accordo per il rilancio di Teleperformance e non si può restare a braccia conserte, nonostante questa colonizzazione di imprese estere, pronte sempre a fare le valige e de-localizzare l’impresa, non sia una pratica virtuosa. Spero che i parlamentari sappiano farsi valere in Parlamento con il governo nazionale. Un governo che in queste ore ha un debito verso Taranto, avendo esposto al pericolo del fallimento anche le imprese dell’indotto Ilva”.
“Sarebbe il caso – conclude Lospinuso - che il governo Renzi cominciasse a fare sul serio per il nostro territorio, dopo le tante promesse rimaste lettera morta”.