Trani: intervento di Mennea sulla crisi politica

"Dopo il susseguirsi ad intermittenza di dimissioni dei consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, finalmente è stata formalizzata quella più politicamente rilevante, anche da me sollecitata: la Presidenza del Consiglio Comunale”. Così commenta il consigliere regionale PD Ruggiero Mennea la crisi politica scoppiata a Trani dopo la bufera giudiziaria che ha decapitato l'amministrazione comunale tranese e l'ufficializzazione delle dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Ferrante, verso il quale esprime apprezzamento. “Usciti dall'imbarazzo – prosegue Mennea - ora è possibile esprimere un'opinione politica più chiara, ma sempre scevra da strumentalizzazioni di carattere giudiziario. La valutazione dei fatti giudiziari spetta esclusivamente alla magistratura nella quale non si può non avere una fiducia incondizionata. Ora, bisogna fare un salto in avanti per costruire una prospettiva politica che ridia alla Città di Trani la meritata possibilità di avviare un nuovo ciclo di sana e robusta amministrazione”. Il Consigliere Ruggiero Mennea si sofferma più sugli aspetti politici e programmatici che il suo partito dovrà affrontare nei prossimi giorni sottolineando che “il modo migliore per superare questo momento di drammatica stagnazione deve mettere davanti ad ogni cosa quei valori e quei principi sui quali non si può più negoziare: l'unità del centrosinistra, e prima ancora del PD, e un progetto di governo efficace fondato sulla legalità e sulla trasparenza. Trani ha bisogno, ora più che mai, di un piano di rilancio che pianifichi il suo sviluppo per i prossimi vent'anni. Un programma non costruito sulle persone e sui personalismi, ma sull'impegno a preservare quanto di sano esiste e a creare una nuova economia turistico-culturale attraverso la valorizzazione delle sue eccellenze e del suo grande patrimonio”. Secondo Mennea, “non si può perdere più tempo a celebrare rituali e tatticismi sterili che sfiancano la città e mortificano la politica. Bisogna concentrarsi su un programma concreto e sostenibile che guardi più agli aspetti di crescita e sviluppo che non alla conquista del potere fine a se stesso o ad uso autoreferenziale. Trani, ad esempio, potrebbe utilizzare il suo contesto ambientale, culturale e paesaggistico per diventare un centro internazionale del turismo congressuale. Potrebbe, ad esempio, diventare una parte importante della rete culturale della nostra provincia accelerando quel nuovo processo di sviluppo necessario e vitale per le nostre comunità in questo difficile momento storico. Puntare tutto sulle specificità e sull'identità territoriale per ridare fiducia e benessere ai cittadini, in sintonia con la Provincia, la Regione e il Governo”. “Oggi – continua Mennea - non è più tempo di costruire solo cartelli elettorali vincenti, ma è tempo di raggruppare persone di buona volontà, oneste e capaci che facciano cose, realizzino fatti che producano ricchezza, lavoro, sviluppo. Il tempo di mostrare i muscoli elettorali e di urlare più degli altri è finito”. A proposito poi dei dirigenti del partito democratico tranese, Mennea si appella ai più volenterosi più che a quelli solo ambiziosi, confidando nel proprio senso di responsabilità che li vedrà protagonisti alla guida di un nuovo ciclo utile per superare questo drammatico momento politico. “Occorre scavalcare definitivamente le differenze interne e personali per mettere sopra ogni cosa l'interesse della propria comunità e della propria Città. Insomma, si deve partire con il piede giusto per dimostrare che ciò che è stato appartiene ad una brutta pagina della storia politica locale e che ci sono ancora uomini e donne pronti ad impegnarsi e a sacrificarsi per il bene comune”, conclude Mennea.

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