Un calcio alla mafia: la festa di don Bosco con don Ciotti al Redentore
BARI - Entrano nel vivo al Redentore di Bari, i festeggiamenti per San Giovanni Bosco, nel bicentenario della sua nascita. Oggi alle ore 19 si svolgerà la manifestazione sportiva: un calcio alla mafia. Un quadrangolare di calcio, al quale parteciperanno una rappresentativa dell'Aeronautica militare di Bari, i Carabinieri di Bari e due squadre giovanili del Redentore: la don Bosco e la don Rua. Il percorso sulla legalità intrapreso in collaborazione con i Carabinieri vedrà coinvolti nel torneo proprio i giovani delle due squadre giovanili dell'Oratorio Redentore.
Domani alle ore 19 presso il Redentore è atteso don Luigi Ciotti, da sempre in lotta contro le mafie. "La presenza autorevole di don Ciotti al Redentore di Bari viene a rafforzare il percorso educativo sulla legalità inaugurato il 28 ottobre a seguito dell'omicidio del giovane Mesuti, giustiziato per uno schiaffo". La proposta educativa dei salesiani di don Bosco vede nell'Oratorio un centro di convocazione giovanile e di prevenzione dei fenomeni di illegalità e di mafia, nei quali specialmente le giovani generazioni sono esposte in questo tempo di crisi. "Dopo 200 anni, don Bosco è ancora attuale. L'Oratorio diventa uno snodo fondamentale nei processi educativi dei circa 500 giovani e minori iscritti al Redentore nel quartiere Libertà di Bari"
Domani alle ore 19 presso il Redentore è atteso don Luigi Ciotti, da sempre in lotta contro le mafie. "La presenza autorevole di don Ciotti al Redentore di Bari viene a rafforzare il percorso educativo sulla legalità inaugurato il 28 ottobre a seguito dell'omicidio del giovane Mesuti, giustiziato per uno schiaffo". La proposta educativa dei salesiani di don Bosco vede nell'Oratorio un centro di convocazione giovanile e di prevenzione dei fenomeni di illegalità e di mafia, nei quali specialmente le giovani generazioni sono esposte in questo tempo di crisi. "Dopo 200 anni, don Bosco è ancora attuale. L'Oratorio diventa uno snodo fondamentale nei processi educativi dei circa 500 giovani e minori iscritti al Redentore nel quartiere Libertà di Bari"