TARANTO - Con un vero ‘colpo di mano’ l’Arca ionica (ex Iacp Taranto) presenterà, a giorni, un software gestionale per un piano di vendita del patrimonio abitativo di proprietà dell’ente: 4.200 alloggi su circa 7.000 amministrati dall’Arca che da 1 febbraio si potranno acquistare. Questa incomprensibile ed assurda dismissione del patrimonio pubblico (realizzato con denaro pubblico), cade in un momento nel quale, invece, vi è una grande richiesta di alloggi pubblici a Taranto come nel resto della Regione, proprio a causa delle difficoltà economiche delle famiglie impossibilitate a ricorrere al mercato privato con alti canoni di locazione. Sulla vicenda, certificata da una lettera inviata anche ai sindacati degli inquilini, il Segretario generale del Sicet – Paolo Cicerone – ha chiesto un incontro urgente all’Assessore regionale al Territorio, Angela Barbanene, per “scongiurare il Piano di Vendita dei 4.200 alloggi che contribuirebbe a penalizzare le famiglie in cerca di un’abitazione a basso canone”. Oltretutto, ricorda Cicerone, il patrimonio immobiliare pubblico è stato costruito anche grazie al contributo dei lavoratori attraverso la trattenuta Gescal.
Vendita alloggi di edilizia pubblica: Sicet Cisl, nell’area ionica scelte incomprensibili dell’ex Iacp
diGiornale di Puglia
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