American Sniper: la recensione

di Frédéric Pascali - “Il cecchino più letale di sempre nella storia dell’esercito americano”. È la definizione di Chris Kyle, “la leggenda”, l’uomo dalla mira infallibile diventato soldato per amore della sua patria e tornato uomo per amore della sua donna.
Ne dirige il biopic l’inossidabile Clint Eastwood che anche questa volta non si sottrae nel dedicarsi a temi delicati e controversi. Lo fa, e gli va dato merito, eludendo il rischio del racconto agiografico, pur non rinunciando a una certa retorica yankee.
Il regista impone allo spettatore, con il dispiegarsi della trama crudele delle armi, l’osservazione della dimensione intima dell’eroe, lo stato della sua coscienza e dei suoi tormenti.

Ancor prima di diventare “leggenda” Kyle è un giovanotto texano dedito alla vita del cowboy, accompagnato dell’inseparabile fratello minore e da un forte senso di giustizia, patria e famiglia. La sera che viene tradito dalla ragazza rimane impressionato dalle immagini degli assalti ad alcune ambasciate americane in Africa. È il 1998 ed è il momento in cui decide di arruolarsi nel corpo speciale dei Navy Seals. Nello stesso periodo conosce Taya che diventa sua moglie e la madre dei suoi due figli. Fa quattro turni in Iraq, fino al 2009 quando si congeda definitivamente. Fatica a reinserirsi nella quotidianità, ma alla fine ci riesce dedicandosi ai reduci come lui. Il quadro della sua vita diventa idilliaco,ma una mattina qualsiasi uno di quelli che aiuta lo uccide sparandogli alla schiena in un poligono.

La sceneggiatura di Jason Hall non sempre segue le verità contenute nell’autobiografia scritta da Kyle, qua e là sottrae o aggiunge, ma l’efficacia del ritmo e lo sviluppo dei personaggi non ne risente. La fotografia di Tom Stern si addice alla trama ed è la giusta cornice che puntuale valorizza i movimenti di macchina di Eastwood. Funzionano i due protagonisti principali, Bradley Cooper e Sienna Miller, e la ricostruzione del rapporto di coppia è di grande efficacia. Nonostante le polemiche il film è un successo che al momento supera i 350 milioni di dollari d’incasso.

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