BARI - Sulla recente vicenda che registra il dramma del taglio netto al trasporto gratuito per i soggetti affetti da disabilità sui convogli regionali di Trenitalia, la consigliera regionale Anna Nuzziello esprime la sua più profonda indignazione per l’ennesima minaccia alla dignità delle persone con difficoltà. “Una vicenda umanamente assurda”, la definisce la Nuzziello, “di cui, purtroppo, si è costretti ad apprendere, ancora una volta, dai giornali”.
In questo contesto, allora, la consigliera regionale non può non ribadire con forza i principi e le istituzioni che regolano la tutela del disabile in Italia: “Lo ha sottolineato il nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo significativo discorso di insediamento, allorquando ha ricordato l’importanza della Carta Costituzionale nei suoi articoli fondamentali, evidenziando come le odierne ‘angosce che si annidano in tante famiglie, consistono nell’esclusione e nelle difficoltà che si incontrano nel garantire diritti e servizi sociali fondamentali’. Tra essi, senza ombra di dubbio, – spiega Anna Nuzziello – si annoverano i diritti riconosciuti alle persone che soffrono, tra cui, in primo piano, i disabili, o, più propriamente, ’persone con difficoltà’. A questi soggetti, oltre ad alcuni capisaldi della Costituzione italiana, è dedicata la legge n. 104 del 1992, principale riferimento legislativo ‘per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti’. Risultano allora di primaria importanza gli articoli che tutelano l’erogazione gratuita di servizi (pubblici o convenzionati) atti ad incentivare, nel limite delle capacità del soggetto affetto da disabilità, l’autonomia e la libertà di movimento”.
Tornando, quindi, al merito della particolare vicenda pugliese “e’ pienamente condivisibile – sostiene la consigliera Nuzziello - la denuncia, veicolata attraverso l’interrogazione parlamentare al ministro Lupi, del deputato pugliese del Movimento 5 Stelle, Diego De Lorenzis, che ha chiesto un intervento immediato del Governo sulla sospensione (dal 17 novembre scorso) della concessione di Trenitalia ai cittadini pugliesi diversamente abili di poter viaggiare gratuitamente sui treni regionali, secondo la convenzione prevista dall’art. 30 della legge regionale n. 18 del 2002. Convenzione – ricorda la Nuzziello - che l’azienda dei trasporti su rotaie ha riferito di non voler rinnovare, azzerando in tronco un diritto così importante per le persone con difficoltà. Una decisione che le umilia intimamente nell’autonomia personale, minandone la dignità. E’dunque fortemente auspicabile – conclude Anna Nuzziello sulla questione – che la Regione Puglia e gli enti locali interessati trovino immediata soluzione in ordine al rinnovo della convenzione con Trenitalia, ‘prevedendo l’erogazione delle risorse da destinare alla copertura delle richieste’, così come d’altronde già caldeggiato dal deputato De Lorenzis nella sua richiesta di intervento e mediazione al Governo centrale”.
“Questo – ricorda, infine, la consigliera regionale - è solo l’ultimo capitolo del disservizio pubblico ‘regalato’ alle fasce più deboli della popolazione, dopo quello, anch’esso recentissimo, che minaccia la sospensione, per i disabili pugliesi ultradiciottenni, del servizio di recupero e riabilitazione funzionale presso i presidi territoriali, in base al nuovo schema di regolamento deliberato dalla Giunta regionale lo scorso 30 dicembre e attualmente al vaglio dell’assessore alla Sanità Pentassuglia e della terza commissione per un’auspicabile modifica. Questione su cui, così come farò, a stretto giro di posta, per il taglio sui treni regionali, ho già presentato un ordine del giorno per la futura discussione consigliare. Infine – conclude Anna Nuzziello - voglio ricordare l’assoluta necessità di una giusta verifica, più snella ma al contempo più efficace e sicura, in merito ai benefici e alle agevolazioni concesse ai soggetti con difficoltà, dai pass per il parcheggio alle esenzioni sui trasporti, dall’assistenza sanitaria a quella scolastica, per agevolare i diritti di chi ne è realmente titolare ed evitare che gli stessi corrano il rischio di essere ridotti o inquinati dalla ‘mano dei falsi invalidi, sempre dietro la porta’. La battaglia al fianco dei soggetti deboli e delle persone affette da disabilità è la battaglia delle società che amano definirsi civili, degli stati democratici che, troppo spesso solo a parole, si ritengono tali. Una battaglia, dunque, che va condotta ‘senza se e senza ma’, oltre ogni colore politico”.
A riferirlo in una nota la consigliera Anna Nuzziello.
In questo contesto, allora, la consigliera regionale non può non ribadire con forza i principi e le istituzioni che regolano la tutela del disabile in Italia: “Lo ha sottolineato il nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo significativo discorso di insediamento, allorquando ha ricordato l’importanza della Carta Costituzionale nei suoi articoli fondamentali, evidenziando come le odierne ‘angosce che si annidano in tante famiglie, consistono nell’esclusione e nelle difficoltà che si incontrano nel garantire diritti e servizi sociali fondamentali’. Tra essi, senza ombra di dubbio, – spiega Anna Nuzziello – si annoverano i diritti riconosciuti alle persone che soffrono, tra cui, in primo piano, i disabili, o, più propriamente, ’persone con difficoltà’. A questi soggetti, oltre ad alcuni capisaldi della Costituzione italiana, è dedicata la legge n. 104 del 1992, principale riferimento legislativo ‘per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti’. Risultano allora di primaria importanza gli articoli che tutelano l’erogazione gratuita di servizi (pubblici o convenzionati) atti ad incentivare, nel limite delle capacità del soggetto affetto da disabilità, l’autonomia e la libertà di movimento”.
Tornando, quindi, al merito della particolare vicenda pugliese “e’ pienamente condivisibile – sostiene la consigliera Nuzziello - la denuncia, veicolata attraverso l’interrogazione parlamentare al ministro Lupi, del deputato pugliese del Movimento 5 Stelle, Diego De Lorenzis, che ha chiesto un intervento immediato del Governo sulla sospensione (dal 17 novembre scorso) della concessione di Trenitalia ai cittadini pugliesi diversamente abili di poter viaggiare gratuitamente sui treni regionali, secondo la convenzione prevista dall’art. 30 della legge regionale n. 18 del 2002. Convenzione – ricorda la Nuzziello - che l’azienda dei trasporti su rotaie ha riferito di non voler rinnovare, azzerando in tronco un diritto così importante per le persone con difficoltà. Una decisione che le umilia intimamente nell’autonomia personale, minandone la dignità. E’dunque fortemente auspicabile – conclude Anna Nuzziello sulla questione – che la Regione Puglia e gli enti locali interessati trovino immediata soluzione in ordine al rinnovo della convenzione con Trenitalia, ‘prevedendo l’erogazione delle risorse da destinare alla copertura delle richieste’, così come d’altronde già caldeggiato dal deputato De Lorenzis nella sua richiesta di intervento e mediazione al Governo centrale”.
“Questo – ricorda, infine, la consigliera regionale - è solo l’ultimo capitolo del disservizio pubblico ‘regalato’ alle fasce più deboli della popolazione, dopo quello, anch’esso recentissimo, che minaccia la sospensione, per i disabili pugliesi ultradiciottenni, del servizio di recupero e riabilitazione funzionale presso i presidi territoriali, in base al nuovo schema di regolamento deliberato dalla Giunta regionale lo scorso 30 dicembre e attualmente al vaglio dell’assessore alla Sanità Pentassuglia e della terza commissione per un’auspicabile modifica. Questione su cui, così come farò, a stretto giro di posta, per il taglio sui treni regionali, ho già presentato un ordine del giorno per la futura discussione consigliare. Infine – conclude Anna Nuzziello - voglio ricordare l’assoluta necessità di una giusta verifica, più snella ma al contempo più efficace e sicura, in merito ai benefici e alle agevolazioni concesse ai soggetti con difficoltà, dai pass per il parcheggio alle esenzioni sui trasporti, dall’assistenza sanitaria a quella scolastica, per agevolare i diritti di chi ne è realmente titolare ed evitare che gli stessi corrano il rischio di essere ridotti o inquinati dalla ‘mano dei falsi invalidi, sempre dietro la porta’. La battaglia al fianco dei soggetti deboli e delle persone affette da disabilità è la battaglia delle società che amano definirsi civili, degli stati democratici che, troppo spesso solo a parole, si ritengono tali. Una battaglia, dunque, che va condotta ‘senza se e senza ma’, oltre ogni colore politico”.
A riferirlo in una nota la consigliera Anna Nuzziello.