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(Nicolò D'Angelo) |
Il Questore di Roma respinge le accuse il giorno dopo i disordini dei tifosi olandesi in piazza di Spagna e spiega: "Meglio la sporcizia e il disordine che agire in maniera sconsiderata: sono scelte operative dettate da situazione difficili. Una delle criticità rappresentata alla polizia era che i tifosi del Feyenoord erano abituati a marciare in corteo per raggiungere lo stadio - ha detto Nicolò D'Angelo. Autorizziamo gli olandesi al corteo fino stadio?, un eventuale contagio avrebbe innescato reazioni a catena difficilmente controllabili. Se fossimo intervenuti nella piazza con quel flusso di tifosi avremmo innescato una miccia spaventosa. Io, signori, morti non ne faccio. Non ci sono scene di massacri".
"Se qualcuno pensa che io abbia operato male, io sono qua", ha aggiunto il questore. "Abbiamo avuto il problema di controllare 40 tifosi romani che volevano tendere agguato a olandesi per vendicare la Lupa: li abbiamo intercettati e denunciati - ha aggiunto D'Angelo sui fatti di ieri - "Sapevamo che partita era a rischio e avevamo mobilitato per al sicurezza 1800 uomini, 600 solo nel centro storico - ha proseguito - . Non abbiamo nè sottovalutato nè in malafede nascosto la nostra preoccupazione".