BARI - Al via la nuova edizione, la sesta, di “Diritti a Scuola”, il progetto della Regione Puglia che contrasta la dispersione scolastica e rafforza le competenze di base, migliorando il livello di istruzione delle ragazze e dei ragazzi pugliesi, privilegiando quelli più svantaggiati. “Una notizia attesa da migliaia e migliaia di famiglie pugliesi e dall’insieme delle scuole della nostra regione – ha commentato il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in conferenza stampa - l’esperienza che la Regione Puglia ha fatto in questi anni con il progetto Diritti a scuola oggi viene considerata una buona pratica da parte dell’Unione Europea. Sono soldi ben spesi, 25 milioni, che non rappresentano un ammortizzatore sociale perché ovviamente consentono a molti insegnanti condannati al licenziamento di lavorare, ma è una buona pratica perchè nel giro di pochi anni ha fatto abbattere la dispersione scolastica di 26 punti percentuali. Dietro questa percentuale - ha spiegato Vendola - ci sono tanti bambini e tanti minori che, anche causa della povertà, rischiano di candidarsi al fallimento della propria vita, non potendo esercitare il diritto allo studio. Quando c’è la crisi economica bisogna salvare la scuola e recuperare ogni bambino e ogni minore. In Puglia - ha aggiunto il Presidente - noi oggi abbiamo un risultato che serve all’economia, serve alla vita e al futuro di quei bambini e serve a dare sollievo a quelle famiglie”.
“Il Presidente Mattarella - ha concluso Vendola riferendosi al discorso di insediamento del Capo dello Stato - con una semplicità antiretorica a cui eravamo disabituati, senza toni propagandistici, ha evocato i volti delle persone che soffrono a causa della crisi e anche a causa delle politiche sbagliate che sono state fatte per combattere la crisi. E tra quei volti ci sono coloro che con il Diritto allo Studio possono acchiappare il proprio futuro, senza esercitare il diritto allo studio sono deprivati dello strumento essenziale anche per sentirsi liberi. La povertà è una prigione, la povertà di strumenti culturali è una doppia prigione. Noi in Puglia abbiamo provato a reagire e oggi veniamo indicati come un buon esempio in Italia e in Europa”
“Abbiamo approvato la delibera regionale che autorizza il finanziamento del progetto Diritti a Scuola, delibera propedeutica all'uscita dell'Avviso Pubblico - ha detto Alba Sasso, assessore al Diritto allo Studio e Formazione – La nuova edizione di Diritti a Scuola è il primo progetto approvato a valere sulla programmazione delle risorse comunitarie 2014-2020. Un atto dal valore fortemente simbolico, perché la nostra Regione inizia ad utilizzare e a spendere i fondi europei della nuova programmazione puntando sulla scuola, oltreché per la valenza educativa e formativa e per il carattere di inclusione sociale del progetto, caratteristiche riconosciute proprio dalla Commissione europea. Non è stato un percorso semplice – ha continuato Sasso – bisogna ringraziare l'impegno e il lavoro complesso fatto dagli uffici dei servizi Formazione, Diritto allo Studio e Bilancio se, anche per questa annualità, siamo riusciti a riproporre Diritti a Scuola garantendo continuità ad un progetto che fa della costanza la sua efficacia. Tra oggi e domani il bando sarà pubblicato sui nostri portali di informazione e successivamente sul BURP della Regione Puglia. Nel frattempo – ha concluso l’assessore – le scuole potranno già preparare i progetti per poterli inviare al più presto entro la data che sarà definita con la pubblicazione sul Bollettino. Cercheremo di accelerare i tempi per far partire i progetti quanto prima”.
“Il Presidente Mattarella - ha concluso Vendola riferendosi al discorso di insediamento del Capo dello Stato - con una semplicità antiretorica a cui eravamo disabituati, senza toni propagandistici, ha evocato i volti delle persone che soffrono a causa della crisi e anche a causa delle politiche sbagliate che sono state fatte per combattere la crisi. E tra quei volti ci sono coloro che con il Diritto allo Studio possono acchiappare il proprio futuro, senza esercitare il diritto allo studio sono deprivati dello strumento essenziale anche per sentirsi liberi. La povertà è una prigione, la povertà di strumenti culturali è una doppia prigione. Noi in Puglia abbiamo provato a reagire e oggi veniamo indicati come un buon esempio in Italia e in Europa”
“Abbiamo approvato la delibera regionale che autorizza il finanziamento del progetto Diritti a Scuola, delibera propedeutica all'uscita dell'Avviso Pubblico - ha detto Alba Sasso, assessore al Diritto allo Studio e Formazione – La nuova edizione di Diritti a Scuola è il primo progetto approvato a valere sulla programmazione delle risorse comunitarie 2014-2020. Un atto dal valore fortemente simbolico, perché la nostra Regione inizia ad utilizzare e a spendere i fondi europei della nuova programmazione puntando sulla scuola, oltreché per la valenza educativa e formativa e per il carattere di inclusione sociale del progetto, caratteristiche riconosciute proprio dalla Commissione europea. Non è stato un percorso semplice – ha continuato Sasso – bisogna ringraziare l'impegno e il lavoro complesso fatto dagli uffici dei servizi Formazione, Diritto allo Studio e Bilancio se, anche per questa annualità, siamo riusciti a riproporre Diritti a Scuola garantendo continuità ad un progetto che fa della costanza la sua efficacia. Tra oggi e domani il bando sarà pubblicato sui nostri portali di informazione e successivamente sul BURP della Regione Puglia. Nel frattempo – ha concluso l’assessore – le scuole potranno già preparare i progetti per poterli inviare al più presto entro la data che sarà definita con la pubblicazione sul Bollettino. Cercheremo di accelerare i tempi per far partire i progetti quanto prima”.