BARI - Michele Emiliano ha incontrato questa mattina Antonella Laricchia (M5S) con riferimento alla discussione che il Consiglio regionale pugliese si appresta a fare sulla
legge elettorale. Non essendo potuto intervenire all'incontro il candidato del centro destra Schittulli, Emiliano si è comunque reso disponibile a riaprire la riflessione
sul tema anche in sua presenza.
Pur nella diversità di schieramento, Emiliano e Laricchia hanno trovato diversi punti di incontro: sono entrambi contrari alla soglia dell'8%, intendono approvare una
legge regionale per istituzionalizzare le primarie, condividono la necessità di mandare segnali forti su legalità e trasparenza rispetto alla composizione delle liste.
"La soglia di sbarramento all'8% del limite coalizionale proposta dal centro destra è molto alta - ha detto Emiliano - ed io sono favorevole a mantenerla agli attuali
livelli (5%) stabilendo peraltro un abbassamento della soglia per le liste al 3%. Questo per garantire massima democrazia e rappresentatività all'interno del Consiglio
regionale, dando spazio anche a quei partiti o movimenti più piccoli che sono ugualmente presenti e attivi sui territori, oltre che per evitare dubbi di costituzionalità e
lesioni dei diritti delle minoranze".
"Inoltre - ha proseguito Emiliano - rilevo con molto piacere il fatto che con il Movimento 5 Stelle abbiamo trovato un'intesa sull'ipotesi di presentare una legge sulle primarie. Sappiamo che oggi la nostra capacità di influenzare il voto del Consiglio regionale è molto relativa, non facendone parte. Quando saremo eletti però potremo farlo". I due candidati hanno anche parlato della necessità di dare segnali forti in tema di legalità rispetto alla composizione delle liste. Per Emiliano il rigore nell'individuazione dei candidati è fondamentale: "Alle liste civiche a mio sostegno ho già dato indicazione di applicare criteri ancora più rigidi rispetto a quello stabiliti dal codice etico del Pd. Per quanto riguarda invece il Partito democratico dovremo rispettare quel codice etico nazionale che, a mio avviso, va ulteriormente modificato, come ho chiesto pubblicamente al presidente Orfini, affinché le liste siano inattaccabili sotto l'aspetto della legalità". Il dialogo con il M5S non dà vita ad alleanze o inciuci di sorta, ma ad una assunzione comune di responsabilità: "L'incontro di oggi ha importanza soprattutto perché PD e M5S, attraverso al voce dei loro candidati, hanno trovato alcuni punti di convergenza che possono costituire una traccia per il lavoro del nuovo Consiglio regionale. Mi auguro che in futuro le regole del gioco possano essere costruite per tempo attraverso un dialogo leale tra le forze politiche, come quello che si è verificato oggi".
Su un punto non si è trovata l'intesa e riguarda la doppia preferenza di genere che viene giudicata da Laricchia uno strumento non sufficiente a garantire la parità uomo-donna: "Come ho già dichiarato - ribadisce Emiliano - per me invece l'introduzione della doppia preferenza di genere rappresenta un primo passo necessario per garantire maggiore parità". "La riunione odierna - ha concluso - non servirà forse ad aiutare i consiglieri regionali uscenti a votare la migliore delle leggi elettorali, ma certamente servirà al prossimo Consiglio regionale a dar vita a leggi che siano condivise tra Pd e M5S, ferma restando la dichiarata volontà di entrambe le parti a non stringere alleanze politiche tradizionali, preferendo la strada dell'esame congiunto dei singoli problemi e la leale e trasparente individuazione dei punti di convergenza, al solo fine di migliorare la qualità di governo e della legislazione regionale".
"Inoltre - ha proseguito Emiliano - rilevo con molto piacere il fatto che con il Movimento 5 Stelle abbiamo trovato un'intesa sull'ipotesi di presentare una legge sulle primarie. Sappiamo che oggi la nostra capacità di influenzare il voto del Consiglio regionale è molto relativa, non facendone parte. Quando saremo eletti però potremo farlo". I due candidati hanno anche parlato della necessità di dare segnali forti in tema di legalità rispetto alla composizione delle liste. Per Emiliano il rigore nell'individuazione dei candidati è fondamentale: "Alle liste civiche a mio sostegno ho già dato indicazione di applicare criteri ancora più rigidi rispetto a quello stabiliti dal codice etico del Pd. Per quanto riguarda invece il Partito democratico dovremo rispettare quel codice etico nazionale che, a mio avviso, va ulteriormente modificato, come ho chiesto pubblicamente al presidente Orfini, affinché le liste siano inattaccabili sotto l'aspetto della legalità". Il dialogo con il M5S non dà vita ad alleanze o inciuci di sorta, ma ad una assunzione comune di responsabilità: "L'incontro di oggi ha importanza soprattutto perché PD e M5S, attraverso al voce dei loro candidati, hanno trovato alcuni punti di convergenza che possono costituire una traccia per il lavoro del nuovo Consiglio regionale. Mi auguro che in futuro le regole del gioco possano essere costruite per tempo attraverso un dialogo leale tra le forze politiche, come quello che si è verificato oggi".
Su un punto non si è trovata l'intesa e riguarda la doppia preferenza di genere che viene giudicata da Laricchia uno strumento non sufficiente a garantire la parità uomo-donna: "Come ho già dichiarato - ribadisce Emiliano - per me invece l'introduzione della doppia preferenza di genere rappresenta un primo passo necessario per garantire maggiore parità". "La riunione odierna - ha concluso - non servirà forse ad aiutare i consiglieri regionali uscenti a votare la migliore delle leggi elettorali, ma certamente servirà al prossimo Consiglio regionale a dar vita a leggi che siano condivise tra Pd e M5S, ferma restando la dichiarata volontà di entrambe le parti a non stringere alleanze politiche tradizionali, preferendo la strada dell'esame congiunto dei singoli problemi e la leale e trasparente individuazione dei punti di convergenza, al solo fine di migliorare la qualità di governo e della legislazione regionale".