di Vittorio Polito - Il prof. Filippo Maria Boscia, presidente dell’Associazione Italiana Medici Cattolici, sta promuovendo in questi giorni l’iniziativa ‘Solidali per la vita” che si può sinteticamente enunciare nel principio ‘siamo al servizio della vita e della dignità della persona’. A tal proposito ci viene in aiuto Alessandro Manzoni - grazie al prof. Bonvino per averci fatto mandare a memoria questa splendida frase - con un concetto semplice, ma di una verità inconfutabile: «La vita non è destinata ad essere un peso per molti e una festa per alcuni; ma per tutti un impegno, del quale ognuno renderà conto».
Scriveva nel lontano 1992 il prof. Boscia nel suo intervento all’interno di un volume che ha fatto da apripista per tanti argomenti che il tempo ha posto sul cammino dell’umanità: «La ricerca scientifica rappresenta il segno più vero e qualificante della fatica dell’uomo di dare compimento alla sua signoria sul creato. Nel campo della fisiopatologia della riproduzione umana tale signoria registra un’ampiezza singolare con risultati inediti e sorprendenti... Se è legittimo esprimere profonda esultanza di fronte a così sorprendenti risultati, capaci di superare difficoltà un tempo indomabili, tuttavia non si può...». (Da ‘ Trattato di Bioetica’ a cura Francesco Bellino, 1992, Levante Editori Bari ).
Quel libro aveva una bellissima introduzione del sen. prof. Adriano Bompiani che così concludeva il suo lungimirante intervento... «nel salutare con piacere la pubblicazione del primo ‘Trattato Italiano di Bioetica’ mi auguro che contribuirà a creare nella nostra cultura i presupposti per una serena ed equilibrata valutazione dei più inquietanti interrogativi sollevati dallo sviluppo scientifico e tecnologico». La scienza in questi anni ha fatto, grazie all’impegno di tutti, notevoli passi avanti e altri saranno fatti ma resterà sempre valida quella premessa che recita che la scienza non vale, se non diventa coscienza.
Il 7 febbraio in occasione della Giornata della vita e della Giornata del malato, alle 18,30 in Cattedrale, ci sarà una celebrazione eucaristica officiata da Sua Ecc. Mons. Francesco Cacucci. Dopo la cerimonia nella chiesa di San Giacomo vi sarà la rappresentazione teatrale “FACTUM EST”. Una splendida, originale, autentica performance che si deve al genio di Giovanni Testori.
La teatrale e rigorosa regia di Lino De Venuto, non nuovo a ispirate intuizioni, rendono commovente, penosa, ma mai tragica, la storia di un feto che chiede di esistere, di vivere: scopo della vita è la vita stessa.
Una piacevolissima scoperta l’attore Maurizio Sarubbi che interpreta il feto. Sarebbe bello che col feto nascesse una grande carriera artistica. Al violino la maestria di Ilaria Casamassima
Nonostante tutto il nostro Paese, capace di realizzare simili eventi, è pur sempre un Paese in cui la parte migliore è rappresentata dalla Gente, gente che possiede un genio che non ha prezzo : la solidarietà.
Roberto Gervaso, un giornalista che si è riavvicinato alla fede quando un male lo ha colpito, ci regala questa definizione della vita: “La vita: una goccia di cristallo appesa a un filo di seta ciondolante da un soffitto di carta stagnola”.
Scriveva nel lontano 1992 il prof. Boscia nel suo intervento all’interno di un volume che ha fatto da apripista per tanti argomenti che il tempo ha posto sul cammino dell’umanità: «La ricerca scientifica rappresenta il segno più vero e qualificante della fatica dell’uomo di dare compimento alla sua signoria sul creato. Nel campo della fisiopatologia della riproduzione umana tale signoria registra un’ampiezza singolare con risultati inediti e sorprendenti... Se è legittimo esprimere profonda esultanza di fronte a così sorprendenti risultati, capaci di superare difficoltà un tempo indomabili, tuttavia non si può...». (Da ‘ Trattato di Bioetica’ a cura Francesco Bellino, 1992, Levante Editori Bari ).
Quel libro aveva una bellissima introduzione del sen. prof. Adriano Bompiani che così concludeva il suo lungimirante intervento... «nel salutare con piacere la pubblicazione del primo ‘Trattato Italiano di Bioetica’ mi auguro che contribuirà a creare nella nostra cultura i presupposti per una serena ed equilibrata valutazione dei più inquietanti interrogativi sollevati dallo sviluppo scientifico e tecnologico». La scienza in questi anni ha fatto, grazie all’impegno di tutti, notevoli passi avanti e altri saranno fatti ma resterà sempre valida quella premessa che recita che la scienza non vale, se non diventa coscienza.
Il 7 febbraio in occasione della Giornata della vita e della Giornata del malato, alle 18,30 in Cattedrale, ci sarà una celebrazione eucaristica officiata da Sua Ecc. Mons. Francesco Cacucci. Dopo la cerimonia nella chiesa di San Giacomo vi sarà la rappresentazione teatrale “FACTUM EST”. Una splendida, originale, autentica performance che si deve al genio di Giovanni Testori.
La teatrale e rigorosa regia di Lino De Venuto, non nuovo a ispirate intuizioni, rendono commovente, penosa, ma mai tragica, la storia di un feto che chiede di esistere, di vivere: scopo della vita è la vita stessa.
Una piacevolissima scoperta l’attore Maurizio Sarubbi che interpreta il feto. Sarebbe bello che col feto nascesse una grande carriera artistica. Al violino la maestria di Ilaria Casamassima
Nonostante tutto il nostro Paese, capace di realizzare simili eventi, è pur sempre un Paese in cui la parte migliore è rappresentata dalla Gente, gente che possiede un genio che non ha prezzo : la solidarietà.
Roberto Gervaso, un giornalista che si è riavvicinato alla fede quando un male lo ha colpito, ci regala questa definizione della vita: “La vita: una goccia di cristallo appesa a un filo di seta ciondolante da un soffitto di carta stagnola”.