Juve, capolavoro di Pirlo e Atalanta KO, ma il gioco latita

di Alex Nardelli - La Juve vince senza convincere in casa contro un’ottima Atalanta. Serve una magia di Pirlo per ottenere i tre punti in un match in cui i bianconeri hanno dimostrato di non attraversare un ottimo momento di forma, risultando lenti e prevedibili a centrocampo, fumosi in attacco e appena sufficienti in fase difensiva. La squadra di Colantuono si porta clamorosamente per prima in vantaggio con Migliaccio al 25’ del primo tempo, dopo un calcio d’angolo, che vede l’ex mediano del Palermo svettare su tutti, colpendo un pallone che prima tocca il palo e poi finisce in rete, sorprendendo Buffon. Pari juventino al 40’ ancora da angolo, con Bonucci che la tocca per primo di testa, con respinta del portiere ospite. Da li ecco una mischia che vede Llorente uscire vincitore, realizzando la rete dell’1-1, che ridà coraggio alla Vecchia Signora. Infatti dopo solo cinque minuti, ecco l’episodio che decide il match, con Pirlo, fin li molto in ombra, che scarica in porta un tiro di collo-esterno destro, imprendibile per Sportiello. Questa magia porta la partita sul 2-1, risultato con il quale le due squadre vanno a riposo. Nel secondo tempo la squadra di Allegri cresce leggermente e assedia la porta della Dea più di una volta, ma viene fermata dall’ex portiere del Carpi, che sale in letteralmente in cattedra, dimostrando di essere un ottimo prospetto per il futuro.

Migliore in campo per la Juventus, senza dubbio Pirlo, più per la bellissima perla fondamentale ai fini del risultato finale, che per la prestazione complessiva, risultata di fatto opaca. Il regista bresciano sembra aver perso la lucidità di un tempo, perdendo fin troppi palloni, anche decisivi, in mediana. Ha ancora dalla sua però i colpi da campione che gli permettono di essere decisivo in gare chiuse come quella di ieri. Bene anche Marchisio, il quale si è notato per il lavoro sporco e la solita corsa, piuttosto che per la qualità, ieri un po’ latente. Il “principino”, oramai intoccabile per Allegri, da comunque vita ad una buona prestazione di quantità, che gli permette di raggiungere una sufficienza abbondante. Tra i peggiori invece, spicca su tutti Caceres, ieri fuori dal match nel ruolo di terzino destro, con il suo diretto rivale Zappacosta che ha spadroneggiato sulla fascia. Male anche Padoin, nullo o quasi in fase di spinta, e in difficoltà nella fase difensiva. Delude infine anche Tevez, incapace di dare la qualità necessaria per il gioco offensivo, difatti la Juve ha pagato dazio li davanti, dimostrando che se non è dipendente dai piedi dell’argentino, poco ci manca.

La prossima sfida per la squadra di Allegri sarà disputata questo martedì allo Stadium contro il Borussia Dortmund di Klopp. Una partita di Champions decisiva per entrambe le compagini, che ci tengono a superare questo difficile turno di coppa. Per Allegri sarà fondamentale avere a disposizione degli uomini mentalmente più concentrati di quelli scesi in campo negli ultimi due turni di Serie A, se vorrà fare risultato contro i temibili tedeschi.

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