La denuncia di Confartigianato: a rischio la sopravvivenza delle imprese dell’autoriparazione

BARI – «Altro che colpire le lobby: il ddl concorrenza consegna l’intero mercato delle riparazioni auto nelle mani delle assicurazioni, favorendo il rafforzamento di posizioni di cartello, peraltro già esistenti». I carrozzieri aderenti a Confartigianato Imprese Puglia lanciano l’allarme ed assieme ai colleghi delle altre regioni invocano a gran voce la modifica del disegno di legge sulla concorrenza, presentato la scorsa settimana dal Governo ed attualmente all’esame della Commissione Industria del Senato. «Non è il primo tentativo: la stessa, identica disposizione era stata stralciata dal decreto Destinazione Italia del 2014 grazie ad una tumultuosa mobilitazione della categoria ed ora viene per l’ennesima volta ripresentata nonostante la proposta di legge organica che Confartigianato, insieme ad altre Associazioni di categoria, ha presentato in materia di RC auto e che è stata recepita in proposte di legge parlamentari.

Sull’argomento – precisano i carrozzieri – abbiamo già provveduto a richiamare l’attenzione del Consiglio regionale e dei parlamentari eletti nei collegi della Puglia». Il ddl prevede l’applicazione obbligatoria di sconti sui premi nel caso in cui l’assicurato accetti, all’atto della stipulazione della polizza, di riparare il veicolo incidentato presso un’officina convenzionata. Difficile per l’assicurato rifiutare, considerato che in Italia, nel corso dell’ultimo decennio (marzo 2004 – marzo 2014), i prezzi relativi alle polizze assicurative sui mezzi di trasporto sono aumentati del 27,9% (segnando un incremento più che doppio rispetto al 13,6% dell’Eurozona). Uniche beneficiarie dell’operazione, le Assicurazioni, che potranno indirizzare i flussi di clientela presso i carrozzieri secondo le proprie convenienze, impedendo all’automobilista di scegliere a quale officina affidarsi, costringendolo ad accettare i propri tempi, modi e qualità delle riparazioni ed imponendo alle imprese i propri prezzi. «Le Assicurazioni diventerebbero le reali proprietarie delle nostre officine, gestendo la totalità del mercato ed avendo potere di vita e di morte dato che potranno decidere come, quanto 2 e – soprattutto – se farci lavorare». L’automobilista non solo perderà il diritto al risarcimento in denaro del danno ma, in caso di cessione del credito presso una carrozzeria indipendente, dovrà anticipare le spese ed attendere i tempi lunghi del risarcimento.

A rischio, insomma, è la sopravvivenza stessa delle imprese dell’autoriparazione. Solo in Puglia ce ne sono 6.652, di cui ben 2.139 (con circa 5mila dipendenti) sono carrozzerie, i cui fatturati derivano quasi interamente dalle conseguenze dei sinistri. Proprio in Puglia le Associazioni dei carrozzieri aderenti a Confartigianato e CNA hanno fatto rilevanti passi in avanti in favore della tutela del consumatore e della coerenza dei prezzi approvando lo scorso marzo una tariffa unitaria per la manodopera tra le più avanzate in Italia, che consente di determinare il costo delle prestazioni in totale trasparenza attraverso un metodo di calcolo che tiene conto di dettagliati parametri legati al rispetto delle norme vigenti ed alla qualità dei servizi offerti. «Sono questi – concludono i carrozzieri – gli atti concreti che, assieme alle proposte di legge presentate e già condivise a livello nazionale da molti Parlamentari, consentono realmente di migliorare concorrenza e sicurezza nel settore dell’autoriparazione, producendo altresì un consistente e stabile calo dei premi assicurativi». Nelle prossime settimane, in accordo con le categorie nazionali dell’autoriparazione, non si escludono nuove iniziative di protesta.

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