ROMA - "Oggi c'e' un problema foreign fighters che e' enorme. I combattenti provenienti dall'Unione europea sono piu' di 3 mila e una buona parte sono gia' rientrati nell'Ue. In Italia sono circa 60 e 5 con nazionalita' solo italiana. Nel nostro Paese sono un numero ridotto quelli rientrati". Sono le parole di Alessandro Pansa, Capo della polizia, in occasione dell'audizione alle commissioni parlamentari riunite Giustizia e Difesa, in merito all'indagine conoscitiva sull'esame del disegno di legge recante misure urgenti per il contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale, nonche' proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia.
Sono quindi "circa 60" i foreign fighters "conosciuti e seguiti" dalle nostre forze dell'ordine e "5 di loro sono italiani, 2 hanno la doppia nazionalita', tutti gli atri sono stranieri e hanno a vario titolo legame con il nostro Paese, soggetti a continue attenzioni e controlli", ha sostenuto il capo della polizia in audizione davanti al Comitato Schengen. Il Capo della polizia ha anche smentito che ci siano evidenze di un legame tra i jihadisti e la criminalità organizzata.
Sono quindi "circa 60" i foreign fighters "conosciuti e seguiti" dalle nostre forze dell'ordine e "5 di loro sono italiani, 2 hanno la doppia nazionalita', tutti gli atri sono stranieri e hanno a vario titolo legame con il nostro Paese, soggetti a continue attenzioni e controlli", ha sostenuto il capo della polizia in audizione davanti al Comitato Schengen. Il Capo della polizia ha anche smentito che ci siano evidenze di un legame tra i jihadisti e la criminalità organizzata.
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