BARI - “Esprimo la mia solidarietà ai dipendenti di Aeroporti di Puglia, che oggi stanno manifestando sotto la sede del Consiglio regionale contro una politica aziendale che suona più come una beffa ai danni dei lavoratori che frutto di scelte gestionali utili alla società e alla Puglia”. Lo dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Marmo.
“Mi sono espresso in merito già qualche giorno fa – aggiunge - stigmatizzando una scelta incomprensibile: da un lato, si tenta di stabilizzare i 70 precari degli Aeroporti; dall’altro, si licenziano dieci dipendenti con contratto a tempo indeterminato per ‘cederli’ ad una società privata. E qui, oltre al danno anche la beffa, dal momento che la società in questione pare che abbia già avviato le procedure per esubero di personale prima ancora di averli assunti! Evidentemente, i dieci sfortunati dipendenti non avranno alcune virtù di cui, invece, sono in possesso i precari: qualche tessera di partito? Chissà. Ora non posso che stare affianco a questi concittadini che vivono un momento di preoccupazione, segnato da una profonda e odiosa ingiustizia. Non possiamo nemmeno ‘sorvolare’ sul fatto che non siano ancora giunte risposte a seguito dell'audizione di AdP in quinta Commissione”.
“Pretendiamo ora una nuova audizione in Commissione - conclude Marmo - affinché l'amministratore di AdP chiarisca questi fatti nuovi insieme alle organizzazioni sindacali, che oggi stanno protestando. Forza, possiamo farcela a mandare a casa questa sinistra e ripristinare un clima di giustizia e serenità”./comunicato
“Mi sono espresso in merito già qualche giorno fa – aggiunge - stigmatizzando una scelta incomprensibile: da un lato, si tenta di stabilizzare i 70 precari degli Aeroporti; dall’altro, si licenziano dieci dipendenti con contratto a tempo indeterminato per ‘cederli’ ad una società privata. E qui, oltre al danno anche la beffa, dal momento che la società in questione pare che abbia già avviato le procedure per esubero di personale prima ancora di averli assunti! Evidentemente, i dieci sfortunati dipendenti non avranno alcune virtù di cui, invece, sono in possesso i precari: qualche tessera di partito? Chissà. Ora non posso che stare affianco a questi concittadini che vivono un momento di preoccupazione, segnato da una profonda e odiosa ingiustizia. Non possiamo nemmeno ‘sorvolare’ sul fatto che non siano ancora giunte risposte a seguito dell'audizione di AdP in quinta Commissione”.
“Pretendiamo ora una nuova audizione in Commissione - conclude Marmo - affinché l'amministratore di AdP chiarisca questi fatti nuovi insieme alle organizzazioni sindacali, che oggi stanno protestando. Forza, possiamo farcela a mandare a casa questa sinistra e ripristinare un clima di giustizia e serenità”./comunicato