BARI - “Siamo ad un passaggio molto delicato e molto difficile. E’ precipitata sui territori la legge Delrio con disagi e rischi drammatici non solo per migliaia di lavoratori ma anche per i servizi che quei lavoratori svolgono. Da un lato quindi ci sono i diritti dei cittadini che non devono vedere dimagrite le funzioni degli enti pubblici e dall’altro i lavoratori che non devono rischiare di perdere il posto di lavoro. La Regione non è la controparte, è una delle vittime della riforma Delrio”.
Così il Presidente della Regione Puiglia Nichi Vendola questa mattina al termine della riunione dell’Osservatorio regionale sull’applicazione della riforma Delrio in merito al riordino delle funzioni delle Province. Al tavolo hanno partecipato, oltre all’assessore a lavoro Leo Caroli, il Presidente dell’Upi, il Sindaco della Città metropolitana e i rappresentanti dell’Anci e delle province pugliesi.
“Siamo impegnati insieme alle province e alla città metropolitana – ha continuato Vendola - a comporre passo dopo passo un mosaico straordinariamente difficile affinchè alla fine di questo percorso nessuno si trovi per strada e i cittadini non perdano l’aggancio con la soddisfazione dei loro diritti elementari”.
In merito poi ad un provvedimento ponte chiesto dall’Upi, in attesa dell’approvazione della legge regionale, Vendola ha sottolineato che “la Regione segue il canovaccio scolpito dalla circolare del Ministero della Funzione pubblica che definisce il chi fa che cosa”.
“Dobbiamo seguire quel canovaccio e orientarci affinchè ciascuno faccia la propria parte – ha aggiunto il Presidente - le province facciano la loro parte, la Regione farà la propria parte. Intanto bisogna partire dalla definizione di quali sono le funzioni che vengono trattenute da un parte e quelle che vengono trasferite dall’altra. E da quel punto di vista si possono capire quali sono le risorse economiche che devono essere allocate da una parte e dall’altra sapendo che la Regione non batte moneta, non ha la proprietà della zecca, la Regione ha subito tagli pesanti, siamo ancora in sede di ragionamento della conferenza delle regioni sulla quantità dei tagli e sui parametro del riparto dei tagli quindi siamo dentro ad un passaggio stretto stretto ma – ha concluso Vendola - ciascuno cercherà di fare tutto quello che è possibile. Noi lo faremo con generosità ma non potremo battere moneta”.
Così il Presidente della Regione Puiglia Nichi Vendola questa mattina al termine della riunione dell’Osservatorio regionale sull’applicazione della riforma Delrio in merito al riordino delle funzioni delle Province. Al tavolo hanno partecipato, oltre all’assessore a lavoro Leo Caroli, il Presidente dell’Upi, il Sindaco della Città metropolitana e i rappresentanti dell’Anci e delle province pugliesi.
“Siamo impegnati insieme alle province e alla città metropolitana – ha continuato Vendola - a comporre passo dopo passo un mosaico straordinariamente difficile affinchè alla fine di questo percorso nessuno si trovi per strada e i cittadini non perdano l’aggancio con la soddisfazione dei loro diritti elementari”.
In merito poi ad un provvedimento ponte chiesto dall’Upi, in attesa dell’approvazione della legge regionale, Vendola ha sottolineato che “la Regione segue il canovaccio scolpito dalla circolare del Ministero della Funzione pubblica che definisce il chi fa che cosa”.
“Dobbiamo seguire quel canovaccio e orientarci affinchè ciascuno faccia la propria parte – ha aggiunto il Presidente - le province facciano la loro parte, la Regione farà la propria parte. Intanto bisogna partire dalla definizione di quali sono le funzioni che vengono trattenute da un parte e quelle che vengono trasferite dall’altra. E da quel punto di vista si possono capire quali sono le risorse economiche che devono essere allocate da una parte e dall’altra sapendo che la Regione non batte moneta, non ha la proprietà della zecca, la Regione ha subito tagli pesanti, siamo ancora in sede di ragionamento della conferenza delle regioni sulla quantità dei tagli e sui parametro del riparto dei tagli quindi siamo dentro ad un passaggio stretto stretto ma – ha concluso Vendola - ciascuno cercherà di fare tutto quello che è possibile. Noi lo faremo con generosità ma non potremo battere moneta”.