"Oggi è un giorno atteso da molti anni per una parte degli italiani, ma soprattutto atteso da un'intera generazione che ha visto la politica fare la guerra ai precari ma non al precariato. Noi rottamiamo un certo modello di diritto del lavoro e l'art. 18, i cococo ed i cocopro". Così il premier Matteo Renzi.
Nella giornata odierna si registra così l'ok definitivo ai primi decreti del Jobs Act (che dovrebbe cambiare poco e soprattutto confermare le norme sui licenziamenti collettivi), quelli sul nuovo contratto a tutele crescenti e sugli ammortizzatori. E poi il Ddl concorrenza con nuove liberalizzazioni, che interesseranno librai e notai. Ancora un rinvio, invece, per il pacchetto di misure fiscali che il ministero dell'economia aveva già preparato: saltano le norme importantissime sul nuovo catasto, ma anche quelle che fissavano il calendario per arrivare alle fatture elettroniche che pongono le basi per il superamento dello scontrino fiscale come lo conosciamo oggi. Ma il carnet sul tavolo del consiglio dei ministri di oggi rimane ancora ricco.
Circa 200mila persone passeranno presto da contratti di collaborazione a un contratto di lavoro stabile, ha aggiunto il premier Renzi al termine del Consiglio dei ministri.
Nella giornata odierna si registra così l'ok definitivo ai primi decreti del Jobs Act (che dovrebbe cambiare poco e soprattutto confermare le norme sui licenziamenti collettivi), quelli sul nuovo contratto a tutele crescenti e sugli ammortizzatori. E poi il Ddl concorrenza con nuove liberalizzazioni, che interesseranno librai e notai. Ancora un rinvio, invece, per il pacchetto di misure fiscali che il ministero dell'economia aveva già preparato: saltano le norme importantissime sul nuovo catasto, ma anche quelle che fissavano il calendario per arrivare alle fatture elettroniche che pongono le basi per il superamento dello scontrino fiscale come lo conosciamo oggi. Ma il carnet sul tavolo del consiglio dei ministri di oggi rimane ancora ricco.
Circa 200mila persone passeranno presto da contratti di collaborazione a un contratto di lavoro stabile, ha aggiunto il premier Renzi al termine del Consiglio dei ministri.
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