BARI - “Sia i dati del rapporto Osmed relativo al consumo dei farmaci in Italia nel 2014 che quelli della relazione della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria per il 2013 delle Regioni indirizzano la governance sanitaria verso una strada precisa perché si ottengano risultati migliori senza ridurre i servizi e i livelli essenziali di assistenza: più prevenzione e appropriatezza. I dati del rapporto Osmed ci dicono che la Puglia è al secondo posto per spesa convenzionata di farmaci di classe A. Ogni paziente spende in media 163,1 euro. Seconda solo alla Campania. Il dato pugliese non solo è di gran lunga più alto rispetto ad altri territori ma sfora anche la media italiana che si ferma a 135,3 euro. I consumi di medicinali in regime di assistenza convenzionata sono alti soprattutto nel Centro-Sud con il Lazio che si colloca al primo posto per dosi medie giornaliere per mille abitanti (1.184), seguito da Calabria (1.179) e Puglia (1.157,9). Re incontrastato, l’antibiotico: in Puglia se ne assumono 29,3 dosi giornaliere per mille abitanti”.
A fornire il quadro generale è il sen. d’Ambrosio Lettieri, presidente dell’Ordine interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Bat, che domenica 8 febbraio all’Hotel Palace organizza una tavola rotonda su questo aspetto rilevante della spesa sanitaria pubblica che si intreccia con la contrazione delle risorse disponibili del Fsn, la sostenibilità del ssn e la tutela della salute. Intervengono il direttore Generale dell'Aifa, Luca Pani; il direttore delle Politiche per la salute Ares Puglia Vincenzo Pomo; i presidenti Federfarma Bari, Gioconda Morea e Federfarma Bat, Michele Pellegrini Calace e il segretario Sinafo Puglia, Gaetano Ferrara. L’appuntamento è alle ore 17.
L'iniziativa intende approfondire i temi di maggiore attualità inerenti le politiche di assistenza farmaceutica: dal finanziamento della spesa farmaceutica alle modalità di dispensazione dei farmaci innovativi, dal nuovo sistema di remunerazione alla rimborsabilità dei farmaci biotecnologici, dalla farmacia dei servizi alla farmacovigilanza, dallo stato delle procedure per l'apertura di nuove sedi farmaceutiche alla tenuta del sistema sanitario universale e solidale.
“Perché, se è vero che i tagli lineari hanno prodotto a livello nazionale la contrazione del deficit contabile, quindi meno spesa pubblica”, afferma il senatore “è pur vero che sono i cittadini, specie le fasce più deboli, ad averne pagato le conseguenze e a rischiare di pagarne sempre di più. E’ proprio la Corte dei Conti a mettere in guardia da un pericolo concreto: quello di passare cioè da un deficit di tipo contabile ad un deficit assistenziale. Per non parlare dell’aspetto relativo alla frammentarietà territoriale dei servizi in relazione anche all’accesso e ai tempi di attesa che genera cittadini di serie A e di serie B”.
“Dunque”, conclude, “maggiori controlli su consumi, appropriatezza e aderenza ai trattamenti farmacologici, attuazione del Patto per la sanità digitale e, per i farmaci innovativi, una applicazione sistematica di metodologie di valutazione costi/benefici dei farmaci, dovrebbero essere i punti essenziali su cui costruire una governance del sistema più efficace e adeguata alla domanda. Ma non solo. Occorre, come suggerisce la Corte dei Conti, che i risparmi, anche ulteriori, ottenuti tramite un incremento della efficienza della macchina sanitaria e burocratica, siano reinvestiti nell’assistenza territoriale e domiciliare, nonché nell’ammodernamento tecnologico e infrastrutturale per consentire al ssn di distribuire in maniera omogenea sul territorio servizi efficaci e garantire ai cittadini il diritto alla tutela della salute”.
A fornire il quadro generale è il sen. d’Ambrosio Lettieri, presidente dell’Ordine interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Bat, che domenica 8 febbraio all’Hotel Palace organizza una tavola rotonda su questo aspetto rilevante della spesa sanitaria pubblica che si intreccia con la contrazione delle risorse disponibili del Fsn, la sostenibilità del ssn e la tutela della salute. Intervengono il direttore Generale dell'Aifa, Luca Pani; il direttore delle Politiche per la salute Ares Puglia Vincenzo Pomo; i presidenti Federfarma Bari, Gioconda Morea e Federfarma Bat, Michele Pellegrini Calace e il segretario Sinafo Puglia, Gaetano Ferrara. L’appuntamento è alle ore 17.
L'iniziativa intende approfondire i temi di maggiore attualità inerenti le politiche di assistenza farmaceutica: dal finanziamento della spesa farmaceutica alle modalità di dispensazione dei farmaci innovativi, dal nuovo sistema di remunerazione alla rimborsabilità dei farmaci biotecnologici, dalla farmacia dei servizi alla farmacovigilanza, dallo stato delle procedure per l'apertura di nuove sedi farmaceutiche alla tenuta del sistema sanitario universale e solidale.
“Perché, se è vero che i tagli lineari hanno prodotto a livello nazionale la contrazione del deficit contabile, quindi meno spesa pubblica”, afferma il senatore “è pur vero che sono i cittadini, specie le fasce più deboli, ad averne pagato le conseguenze e a rischiare di pagarne sempre di più. E’ proprio la Corte dei Conti a mettere in guardia da un pericolo concreto: quello di passare cioè da un deficit di tipo contabile ad un deficit assistenziale. Per non parlare dell’aspetto relativo alla frammentarietà territoriale dei servizi in relazione anche all’accesso e ai tempi di attesa che genera cittadini di serie A e di serie B”.
“Dunque”, conclude, “maggiori controlli su consumi, appropriatezza e aderenza ai trattamenti farmacologici, attuazione del Patto per la sanità digitale e, per i farmaci innovativi, una applicazione sistematica di metodologie di valutazione costi/benefici dei farmaci, dovrebbero essere i punti essenziali su cui costruire una governance del sistema più efficace e adeguata alla domanda. Ma non solo. Occorre, come suggerisce la Corte dei Conti, che i risparmi, anche ulteriori, ottenuti tramite un incremento della efficienza della macchina sanitaria e burocratica, siano reinvestiti nell’assistenza territoriale e domiciliare, nonché nell’ammodernamento tecnologico e infrastrutturale per consentire al ssn di distribuire in maniera omogenea sul territorio servizi efficaci e garantire ai cittadini il diritto alla tutela della salute”.