Sarah: zia Cosima piange in tribunale

TARANTO - "Alcuni amici di Sarah le dicevano che il padre era un delinquente. Noi non abbiamo mai detto questo, lo può dire anche Claudio (fratello di Sarah, ndr)". A dirlo tra le lacrime Cosima Serrano, rendendo dichiarazioni spontanee al processo d'appello a Taranto per l'omicidio della nipote Sarah Scazzi.

"Si è parlato tanto di invidia, gelosia, ma non ho mai sentito che tipo di gelosia, invidia, di quale rancore? Ci siamo sempre aiutati l'un l'altro tra genitori e sorelle, quando Concetta ha avuto bisogno di me sono stata sempre presente, sempre a disposizione, non me lo facevo ripetere due volte", ha aggiunto quindi zia Cosima.

"Il fioraio - ha continuato Cosima - racconta un sogno, è assurdo che Sarah si trovasse lì in strada e Anna Pisanò ha amplificato un sogno. Quel giorno Sarah non l'ho vista proprio, l'ho vista la sera prima".

"Il 26 agosto - ha raccontato Cosima - sono andata a lavorare la mattina, siamo andati fra San Giorgio Jonico e Taranto, sono tornata non prima delle 13.30 e a casa non c'era nessuno".

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