BARI – Saranno proiettati venerdì 27 marzo alle ore 16.00 presso la sala 5 del Multicinema Galleria di Bari, i cortometraggi “Osa” e “L’abbraccio” dell’attrice e regista Stefania Rocca, che presenterà la serata finale del Bif&st - Bari International Film Festival 2015, il 28 marzo al Teatro Petruzzelli di Bari.
Giunto alla sesta edizione, il Bif&est ha proposto quest’anno un ricco programma, con oltre 300 appuntamenti, fra i quali 200 proiezioni di film di lungometraggio, documentari, tavole rotonde e cortometraggi. Proprio all’interno della programmazione del Festival sono stati inseriti i due corti prodotti da Stefania Rocca, a seguito della sua collaborazione con ActionAid.
“Osa” racconta la storia di una giovane donna costretta a diventare sposa di un uomo che non ama, per rispettare il volere della propria famiglia. Partendo dalla lettura di un passo di “Romeo e Giulietta” di Shakespeare, la donna è colta dal dubbio, indecisa sulla sua effettiva possibilità di osare, di andare oltre le imposizioni e le convenzioni sociali. Dove trovare il coraggio di scegliere della propria vita senza deludere le aspettative delle persone più care? “Osa” tratta di questo tormento interiore e intende essere un incentivo affinché tutte le donne del mondo possano essere libere di scegliere del proprio futuro per la propria felicità .
I protagonisti de “L’Abbraccio” sono i bambini della classe quinta A dell’Istituto G. Rodari dell’Aquila, che da 6 anni sono costretti a fare lezione nei MUSP (Moduli ad uso scolastico provvisorio), in attesa della ricostruzione della propria scuola, resa inagibile dal terremoto del 2009. Il cortometraggio si ispira al libro "L’Abbraccio" di David Grossman e racconta un dialogo tra un bambino e la mamma, che guida il piccolo alla scoperta della propria unicità e alla comprensione che, per quanto bella, essa comporta anche un senso di solitudine, che può essere vinto solo dalla condivisione e dallo stare insieme. Partendo da questo messaggio, il cortometraggio vuole raccontare in modo accattivante, semplice ed efficace il valore della cultura e dell’istruzione, la loro capacità di farci diventare persone migliori e cittadini consapevoli.
Sia “Osa” che “L’abbraccio”sono stati realizzati nel quadro della collaborazione fra Stefania Rocca e ActionAid. Con il primo cortometraggio, l’attrice e regista ha infatti deciso di essere al fianco delle donne vittime di matrimoni forzati: ActionAid e Trama di Terre hanno scelto di dare l’avvio ad un progetto sperimentale in Italia volto alla comprensione, analisi e creazione di conoscenze sul tema dei matrimoni forzati. Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Vodafone Italia, che ne è il principale finanziatore.
L’obiettivo del progetto è quello di contrastare il fenomeno dei matrimoni forzati attraverso la creazione di un network nazionale ed internazionale tra gli operatori ed organizzazioni che lavorano in questo ambito. L’altro asse del progetto, prevede l’avvio di una serie di attività di sensibilizzazione tra i cittadini e di pressione sugli attori politici affinché si trovino delle misure volte a contrastare il fenomeno.
“L’abbraccio” è stato realizzato nell’ambito delle attività previste da “L’Italia del futuro”, la campagna di ActionAid che mira a integrare l’offerta di servizi formativi e occasioni ludico-educative in alcune scuole di Napoli, L’Aquila e Reggio Calabria. Il cortometraggio è il risultato del primo di una serie di laboratori sul linguaggio cinematografico, teatrale e letterario, che Stefania Rocca terrà presso l’Istituto Rodari dell’Aquila nel corso dell’anno scolastico 2014/2015.
Giunto alla sesta edizione, il Bif&est ha proposto quest’anno un ricco programma, con oltre 300 appuntamenti, fra i quali 200 proiezioni di film di lungometraggio, documentari, tavole rotonde e cortometraggi. Proprio all’interno della programmazione del Festival sono stati inseriti i due corti prodotti da Stefania Rocca, a seguito della sua collaborazione con ActionAid.
“Osa” racconta la storia di una giovane donna costretta a diventare sposa di un uomo che non ama, per rispettare il volere della propria famiglia. Partendo dalla lettura di un passo di “Romeo e Giulietta” di Shakespeare, la donna è colta dal dubbio, indecisa sulla sua effettiva possibilità di osare, di andare oltre le imposizioni e le convenzioni sociali. Dove trovare il coraggio di scegliere della propria vita senza deludere le aspettative delle persone più care? “Osa” tratta di questo tormento interiore e intende essere un incentivo affinché tutte le donne del mondo possano essere libere di scegliere del proprio futuro per la propria felicità .
I protagonisti de “L’Abbraccio” sono i bambini della classe quinta A dell’Istituto G. Rodari dell’Aquila, che da 6 anni sono costretti a fare lezione nei MUSP (Moduli ad uso scolastico provvisorio), in attesa della ricostruzione della propria scuola, resa inagibile dal terremoto del 2009. Il cortometraggio si ispira al libro "L’Abbraccio" di David Grossman e racconta un dialogo tra un bambino e la mamma, che guida il piccolo alla scoperta della propria unicità e alla comprensione che, per quanto bella, essa comporta anche un senso di solitudine, che può essere vinto solo dalla condivisione e dallo stare insieme. Partendo da questo messaggio, il cortometraggio vuole raccontare in modo accattivante, semplice ed efficace il valore della cultura e dell’istruzione, la loro capacità di farci diventare persone migliori e cittadini consapevoli.
Sia “Osa” che “L’abbraccio”sono stati realizzati nel quadro della collaborazione fra Stefania Rocca e ActionAid. Con il primo cortometraggio, l’attrice e regista ha infatti deciso di essere al fianco delle donne vittime di matrimoni forzati: ActionAid e Trama di Terre hanno scelto di dare l’avvio ad un progetto sperimentale in Italia volto alla comprensione, analisi e creazione di conoscenze sul tema dei matrimoni forzati. Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Vodafone Italia, che ne è il principale finanziatore.
L’obiettivo del progetto è quello di contrastare il fenomeno dei matrimoni forzati attraverso la creazione di un network nazionale ed internazionale tra gli operatori ed organizzazioni che lavorano in questo ambito. L’altro asse del progetto, prevede l’avvio di una serie di attività di sensibilizzazione tra i cittadini e di pressione sugli attori politici affinché si trovino delle misure volte a contrastare il fenomeno.
“L’abbraccio” è stato realizzato nell’ambito delle attività previste da “L’Italia del futuro”, la campagna di ActionAid che mira a integrare l’offerta di servizi formativi e occasioni ludico-educative in alcune scuole di Napoli, L’Aquila e Reggio Calabria. Il cortometraggio è il risultato del primo di una serie di laboratori sul linguaggio cinematografico, teatrale e letterario, che Stefania Rocca terrà presso l’Istituto Rodari dell’Aquila nel corso dell’anno scolastico 2014/2015.