di Marco Masciopinto - Una ‘fusione’ musicale innovativa e di successo. E’ quella nata tra il musicista Angelo Belmonte e la band dei Nitrophoska, un progetto musicale che unisce due realtà che potremmo definire “storiche” della scena musicale tarantina, composto da Angelo Belmonte in voce, Giuseppe Losavio al basso, Giuseppe Sasso alla batteria, Enrico Marchianò alla chitarra, Pino Lepore alle tastiere, Luciano Nocco alla tromba, Alessandro Carriero al trombone, Damiano Carenza al sax tenore e Biagio Catucci al sax baritono. Ironici e pronti a farvi ballare, sono in giro con il loro tour e a breve, pubblicheranno il nuovo disco dal titolo ‘La banda’.
Oltre ad essere un genere musicale cos’è per voi lo ska?
‘’Lo ska per noi è divertimento, potenza e condivisione di esperienze comuni con il pubblico. La nostra massima realizzazione è il live. E’ qui, infatti, che si esprime al meglio la nostra filosofia musicale, riassumibile in una sola parola: condivisione’’.
Cosa volete condividere con il vostro pubblico?
‘’Condivisione di emozioni ma anche di suoni ed esperienze. Vogliamo che il pubblico si senta pienamente partecipe del nostro spettacolo, che ne prenda parte al punto da provare le stesse sensazioni che proviamo noi ad ogni concerto, e che non sono mai cambiate da quando siamo nati’’.
Da quali tematiche vengono fuori i vostri pezzi?
‘’Tutti i nostri pezzi hanno un filo conduttore ben preciso, ed è l’ironia. Se si eccettuano i numerosi riarrangiamenti in chiave ska, reggae e folk, il senso è quello di suonare pezzi che, seppur carichi di ritmica e quindi trascinanti, contengano testi che fanno riflettere su temi, anche impegnativi, della nostra attualità ’’.
Continuerà il tour?
‘’Siamo sempre in movimento. La nostra prossima tappa è quella di sabato 28 marzo al “Gabba Gabba Live Club” di Taranto, una data per noi importante perché il fatto di suonare in quella città così martoriata e caratterizzata da forti criticità ambientali e sociali, ci permette di esprimere la nostra posizione anche su temi caldi come ILVA e inquinamento.
Avete delle idee per il prossimo disco?
‘’In questo periodo siamo in studio per incidere il nostro nuovo album, dal titolo “La Banda”.Un nome non casuale, ma scelto proprio perché crediamo sia importante che le tradizioni popolari, e prima su tutte quella delle bande di paese, così comuni nella nostra terra, non si affievoliscano ma che, anzi, servano ancora di più da spunto e ispirazione per contaminazioni con le nuove realtà creative’’.
Cosa ci anticipare di questo nuovo progetto?
‘’Le 11 tracce che vi si ritrovano, contengono spunti musicali che spaziano dalle nostre sonorità più tradizionali (lo ska e il reggae) a chiare contaminazioni con il folk, il jazz e lo swing, cosa che ci è venuta più facile grazie alle diverse collaborazioni che ci hanno dato una mano (ma che per adesso preferiamo non svelare per non rovinarvi la sorpresa!)’’.
Oltre ad essere un genere musicale cos’è per voi lo ska?
‘’Lo ska per noi è divertimento, potenza e condivisione di esperienze comuni con il pubblico. La nostra massima realizzazione è il live. E’ qui, infatti, che si esprime al meglio la nostra filosofia musicale, riassumibile in una sola parola: condivisione’’.
Cosa volete condividere con il vostro pubblico?
‘’Condivisione di emozioni ma anche di suoni ed esperienze. Vogliamo che il pubblico si senta pienamente partecipe del nostro spettacolo, che ne prenda parte al punto da provare le stesse sensazioni che proviamo noi ad ogni concerto, e che non sono mai cambiate da quando siamo nati’’.
Da quali tematiche vengono fuori i vostri pezzi?
‘’Tutti i nostri pezzi hanno un filo conduttore ben preciso, ed è l’ironia. Se si eccettuano i numerosi riarrangiamenti in chiave ska, reggae e folk, il senso è quello di suonare pezzi che, seppur carichi di ritmica e quindi trascinanti, contengano testi che fanno riflettere su temi, anche impegnativi, della nostra attualità ’’.
Continuerà il tour?
‘’Siamo sempre in movimento. La nostra prossima tappa è quella di sabato 28 marzo al “Gabba Gabba Live Club” di Taranto, una data per noi importante perché il fatto di suonare in quella città così martoriata e caratterizzata da forti criticità ambientali e sociali, ci permette di esprimere la nostra posizione anche su temi caldi come ILVA e inquinamento.
Avete delle idee per il prossimo disco?
‘’In questo periodo siamo in studio per incidere il nostro nuovo album, dal titolo “La Banda”.Un nome non casuale, ma scelto proprio perché crediamo sia importante che le tradizioni popolari, e prima su tutte quella delle bande di paese, così comuni nella nostra terra, non si affievoliscano ma che, anzi, servano ancora di più da spunto e ispirazione per contaminazioni con le nuove realtà creative’’.
Cosa ci anticipare di questo nuovo progetto?
‘’Le 11 tracce che vi si ritrovano, contengono spunti musicali che spaziano dalle nostre sonorità più tradizionali (lo ska e il reggae) a chiare contaminazioni con il folk, il jazz e lo swing, cosa che ci è venuta più facile grazie alle diverse collaborazioni che ci hanno dato una mano (ma che per adesso preferiamo non svelare per non rovinarvi la sorpresa!)’’.