BARI - “Questo festival si è fatto apprezzare a livello internazionale, ma soprattutto attira migliaia e migliaia di giovani, e non soltanto per godere dello spettacolo del cinema ma anche per imparare alla scuola del cinema, nelle lezioni di cinema, nel rapporto con i grandi autori, con gli attori e gli sceneggiatori”.
Così il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, intervenendo nella tarda serata di ieri a Bari alla prima presentazione della sesta edizione del Bif&st 2015 (la seconda presentazione si è svolta questa mattina a Roma) che si svolgerà a Bari dal 21 al 28 marzo prossimi. Ricordiamo che questa edizione del Bif&st è dedicata al regista Francesco Rosi, scomparso di recente.
Per Vendola, il festival è “un evento unico sia perchè è il meno mondano tra i festival del cinema, ed anche il più economico, ma perché è anche il più partecipato”.
“È una specie di dono che lasciamo a quelli che verranno - ha aggiunto il Presidente – mi auguro che lo sappiano curare come un momento importante di rapporto tra cultura ed economia. Senza l’intelligenza e senza anche i mestieri del cinema, della musica e del teatro, è difficile che un territorio possa arricchirsi sia spiritualmente che economicamente. Sappiano fare buon uso di creature meravigliose come il Bif&st”.
“Una delle chicche che ripresenteremo durante il festival - ha aggiunto Vendola - è un film meraviglioso, completamente restaurato, “Le mani sulla città”, un omaggio al grande regista recentemente scomparso Francesco Rosi. Io penso che, avendo la responsabilità di guidare una Regione, non serve a niente ammirare quel film se poi non si è in grado di tradurne la lezione in politiche pubbliche. Io mi sento orgoglioso di essere allievo del cinema di Francesco Rosi, non dal punto di vista cinematografico, ma dal punto di vista politico, perché qui nella lotta al dissesto idrogeologico, nella lotta per la cura del paesaggio, per la tutela degli ecosistemi, dell'ambiente e della bellezza, la Puglia oggi è indicata come un buon esempio per tutta l’Italia”.
“Mi sembra che negli ultimi dieci anni – ha concluso Vendola – in questo settore abbiamo costruito una Puglia migliore. Abbiamo realizzato incubatori di cultura e di lavoro, sono tanti i mestieri che ruotano attorno all’avventura del cinema, all'industria audio-video, mestieri che vedono sempre più il formarsi di una domanda giovanile di lavoro. Oggi Bari è punto di riferimento del cinema italiano che è stato esiliato dai luoghi classici, che si è sentito lungamente tradito dallo Stato e dalla politica. Qui - ha concluso il Presidente - ha trovato rifugio il cinema italiano, ma anche quello mondiale ha cominciato a incuriosirsi di questo festival e della Puglia. Insomma, il festival aiuta la Puglia a essere conosciuta e la Puglia spinge il pubblico a venire a riempire le sale cinematografiche durante il festival. Abbiamo seminato bene”.
Così il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, intervenendo nella tarda serata di ieri a Bari alla prima presentazione della sesta edizione del Bif&st 2015 (la seconda presentazione si è svolta questa mattina a Roma) che si svolgerà a Bari dal 21 al 28 marzo prossimi. Ricordiamo che questa edizione del Bif&st è dedicata al regista Francesco Rosi, scomparso di recente.
Per Vendola, il festival è “un evento unico sia perchè è il meno mondano tra i festival del cinema, ed anche il più economico, ma perché è anche il più partecipato”.
“È una specie di dono che lasciamo a quelli che verranno - ha aggiunto il Presidente – mi auguro che lo sappiano curare come un momento importante di rapporto tra cultura ed economia. Senza l’intelligenza e senza anche i mestieri del cinema, della musica e del teatro, è difficile che un territorio possa arricchirsi sia spiritualmente che economicamente. Sappiano fare buon uso di creature meravigliose come il Bif&st”.
“Una delle chicche che ripresenteremo durante il festival - ha aggiunto Vendola - è un film meraviglioso, completamente restaurato, “Le mani sulla città”, un omaggio al grande regista recentemente scomparso Francesco Rosi. Io penso che, avendo la responsabilità di guidare una Regione, non serve a niente ammirare quel film se poi non si è in grado di tradurne la lezione in politiche pubbliche. Io mi sento orgoglioso di essere allievo del cinema di Francesco Rosi, non dal punto di vista cinematografico, ma dal punto di vista politico, perché qui nella lotta al dissesto idrogeologico, nella lotta per la cura del paesaggio, per la tutela degli ecosistemi, dell'ambiente e della bellezza, la Puglia oggi è indicata come un buon esempio per tutta l’Italia”.
“Mi sembra che negli ultimi dieci anni – ha concluso Vendola – in questo settore abbiamo costruito una Puglia migliore. Abbiamo realizzato incubatori di cultura e di lavoro, sono tanti i mestieri che ruotano attorno all’avventura del cinema, all'industria audio-video, mestieri che vedono sempre più il formarsi di una domanda giovanile di lavoro. Oggi Bari è punto di riferimento del cinema italiano che è stato esiliato dai luoghi classici, che si è sentito lungamente tradito dallo Stato e dalla politica. Qui - ha concluso il Presidente - ha trovato rifugio il cinema italiano, ma anche quello mondiale ha cominciato a incuriosirsi di questo festival e della Puglia. Insomma, il festival aiuta la Puglia a essere conosciuta e la Puglia spinge il pubblico a venire a riempire le sale cinematografiche durante il festival. Abbiamo seminato bene”.