Bifest 2015, apre Kurt Cobain, tributi a Rosi e Lang

di Frédéric Pascali - Nel ricordo di Francesco Rosi e di Fritz Lang, a loro la dedica di due imponenti retrospettive, la sesta edizione del Bari International Film Festival, a poco più di una settimana dal via, si preannuncia ricca di contenuti e novità. Le due conferenze stampa, di Bari e di Roma, hanno sciorinato, per bocca di Francesco Laudadio, ideatore e direttore artistico dell’evento, un cartellone denso di oltre 300 appuntamenti, comprensivo di oltre 200 proiezioni fra lungometraggi,documentari e cortometraggi, un convegno su Fritz Lang, una tavola rotonda su “Cinema e Fiction”, 8 lezioni di cinema e 7 Focus sugli attori.

L’apertura è per il pomeriggio del 21 marzo, al teatro Petruzzelli, con l’atteso documentario “Cobain:Montage of Heck” di Brett Morgen. Prodotto da Courney Love e da Frances Bean Cobain,la figlia del musicista tragicamente scomparso nel 1994. Nello stesso politeama verranno proiettate le pellicole relative alle “Anteprime internazionali” e al concorso della sezione “Panorama internazionale” composto da 12 film prodotti nell’ultimo anno e ancora inediti in Italia.

Tra le prime da non perdere “L’ultimo lupo”, l’epico ritorno alla regia di Jean-Jacques Annaud; “Ex Machina”, la visionaria opera prima del regista britannico Alex Garland; l’avventurosa “Slow West” diretta dallo scozzese John Maclean con protagonista Michael Fassbender e la drammatica “The Misplaced World” di Margarethe von Trotta.

Tra le seconde, proiettate tutte nel preserale, promettono bene “Shelter”, l’ opera prima dell’attore britannico Paul Bettany, “Road 47” di Vicente Ferraz e “Accused” di Paula van der Oest. Da non trascurare anche la sezione “ItaliaFilmFest” con i concorsi relativi ai “Lungometraggi” e alle “Opere prime e seconde”.

Un totale di 24 tra i più interessanti film italiani della passata stagione, con pellicole quali “Il giovane favoloso” di Mario Martone, “Torneranno i prati” di Ermanno Olmi, “Hungry Hearts” di Saverio Costanzo, “Noi 4” di Francesco Bruni, “Fino a qui tutto bene” di Roan Johnson e “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher.

L’ultima annotazione è per le “lezioni di cinema” che, mai come quest’anno, si fregeranno della presenza di autori di livello assoluto quali Sir Alan Parker, Costa-Gavras, Ettore Scola, Edgar Reitz, Jean-Jacques Annaud, Andrzej Waida, Margarethe von Trotta e,nella mattinata del 28 marzo,Nanni Moretti.