Canosa-Andria, Ventola: un altro passo avanti
(Il presidente della Sesta Provincia Francesco Spina) |
Infatti, - secondo Spina - con deliberazione della Giunta Regionale adottata nella seduta della scorsa settimana dall’Esecutivo, la Regione Puglia ha espresso il proprio parere che consente l’ulteriore seguito delle procedure.
So bene che la gente si aspetta risultati concreti, lo esigono il prezzo di vite umane, le condizioni di rischio dovute alla pericolosità del tratto stradale in se ed ai lavori di una precedente cantierizzazione abbandonata da decenni; lo esigono i tanti disagi che si è costretti a subire. Ma è così. E’ questo il costo che paghiamo per il dovuto rispetto delle regole di tutela ambientale, paesaggistica, dei beni archeologico-culturali e delle norme sul rilascio dei pareri di competenza delle molteplici amministrazioni coinvolte.
Se non bastasse - spiega Spina - ci sono poi la disciplina sulla trasparenza nelle procedure e quelle sull’anticorruzione, mentre il passare del tempo fa scadere documentazione e certificazioni già prodotte che significa altro tempo e costi. Tappe e procedimenti che spesso vanno ripercorsi nei vari gradi di progettazione delle opere, come è avvenuto in questo caso con il progetto preliminare e con le modifiche al progetto originario resesi necessarie proprio per superare talune complessità.
Ciononostante, e proprio per questo, occorre essere soddisfatti per l’ulteriore salto in avanti che oggi registriamo. Come ogni singolo cittadino, anche a chi amministra non basta aver saputo programmare, recuperare finanziamenti e completare iniziative ed atti formali di propria competenza finalizzati a concludere un percorso che consegnarà un’opera importantissima alla comunità di riferimento, bisogna inseguire passo dopo passo tutti i passaggi burocratici previsti (a breve occorrerà promuovere una conferenza di servizi per acquisire, ad esempio, il parere della Soprintendenza), conclude il presidente Spina.
Diversamente, l’obiettivo è quello di riuscire a fare sintesi dei tanti lacci e lacciuoli che ritardano investimenti in opere pubbliche e servizi che mal si conciliano con i bisogni pratici, di ogni giorno, della gente. E questo è compito della politica e della burocrazia di palazzo che fa a cazzotti con la semplificazione da tutti facilmente citata ma mai concretamente osteggiata con leggi di più facile applicazione. Ciononostante, dicevo, ancora un po’ di pazienza. Fatto 30, faremo 31, se vogliamo e dobbiamo essere fiduciosi.