BARI - Una dichiarazione del capogruppo Pd alla Regione, Pino Romano: “Contro l’inquinamento, in questi anni, la Regione Puglia ha allevato forti e robusti cani da guardia. Strumenti, cioè, in grado di scovare nell’aria ogni potenziale attentato alla salute dei suoi cittadini, e abbatterlo prima che possa fare danni. L’olfatto, per i pugliesi, si è trasformato nell’arma più efficace contro ogni tentativo di fare profitto a discapito dell’ambiente. Si è fatto nel tempo un costante lavoro di prevenzione attraverso normative che inibissero ogni furbizia da parte del mondo della cattiva impresa, ma che incentivassero quella sana a salvaguardare salute e ambiente. Si è dato spazio, insomma, a quella economia positiva che trae vantaggio dal lavoro fatto in maniera sana e rispettosa della persona. Non mi sembra dunque di esagerare dicendo che la Commissione consiliare per l’Ambiente ha commesso un errore approvando la sospensione della Disciplina che tiene sotto controllo le emissioni odorifere delle imprese.
Una decisione che ignora la storia e le battaglie della Puglia contro l’inquinamento e in favore delle energie rinnovabili; e ignora che questa normativa rappresenta lo strumento per reprimere i fenomeni emissivi di sostanze odorigene, i primi campanelli d’allarme che devono farci intervenire immediatamente. Nessuno deve pensare di prendere la storia della Puglia ambientalista e cancellarla con una mano di bianchetto sugli atti con cui abbiamo contrastato l’inquinamento. E sono più che comprensibili le preoccupazioni dell’Agenzia regionale per l’ambiente. La Puglia deve profumare di futuro, per questo sono incomprensibili quelle modifiche normative che possono portare ad un allargamento delle maglie in cui teniamo imbrigliate le emissioni inquinanti.
Il Consiglio regionale, in questi anni, ha approvato leggi importanti per il contrasto alla diossina e al benzopirene, così come sulla valutazione del danno sanitario prima di consentire l’insediamento di nuove imprese. E il mio impegno sarà quello di fare in modo che l’Aula non recepisca la sospensione degli articoli 1 e 1 bis della Legge regionale 7 del 99, così come approvata dalla Commissione Ambiente. Piuttosto, si dovrà valutare attentamente l’articolato messo a punto dal tavolo tecnico dell’assessorato all’Ambiente e dell’Arpa, che ha migliorato la normativa sulle emissioni odorifere, consentendone più efficaci interventi di mitigazione”.
Una decisione che ignora la storia e le battaglie della Puglia contro l’inquinamento e in favore delle energie rinnovabili; e ignora che questa normativa rappresenta lo strumento per reprimere i fenomeni emissivi di sostanze odorigene, i primi campanelli d’allarme che devono farci intervenire immediatamente. Nessuno deve pensare di prendere la storia della Puglia ambientalista e cancellarla con una mano di bianchetto sugli atti con cui abbiamo contrastato l’inquinamento. E sono più che comprensibili le preoccupazioni dell’Agenzia regionale per l’ambiente. La Puglia deve profumare di futuro, per questo sono incomprensibili quelle modifiche normative che possono portare ad un allargamento delle maglie in cui teniamo imbrigliate le emissioni inquinanti.
Il Consiglio regionale, in questi anni, ha approvato leggi importanti per il contrasto alla diossina e al benzopirene, così come sulla valutazione del danno sanitario prima di consentire l’insediamento di nuove imprese. E il mio impegno sarà quello di fare in modo che l’Aula non recepisca la sospensione degli articoli 1 e 1 bis della Legge regionale 7 del 99, così come approvata dalla Commissione Ambiente. Piuttosto, si dovrà valutare attentamente l’articolato messo a punto dal tavolo tecnico dell’assessorato all’Ambiente e dell’Arpa, che ha migliorato la normativa sulle emissioni odorifere, consentendone più efficaci interventi di mitigazione”.