BARI - Lettera aperta del consigliere Alfredo Cervellera al presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna:
"Egregio Presidente,
mercoledì scorso ero assente alla famigerata Commissione Ambiente, che ha deciso di cancellare l'art.1 della LR 7/99, in quanto bloccato a Taranto da una fastidiosa lombalgia, per cui non ho potuto dare manforte alla collega Annarita Lemma ed evitare sul nascere questo obbrobrio.
Ho saputo dell'accaduto dalla lettera del prof. Giorgio Assennato che condivido in toto: non si può dopo un decennio di leggi regionali innovative, sull'ambiente tra cui includo anche la mia Legge sulla Valutazione del Danno Sanitario bloccata per l'Ilva dal Governo, che il Consiglio concluda la legislatura con questo misfatto.
“In cauda venenum”: nella coda il veleno dicevano i romani. E i colpi di coda, con le elezioni alle porte sono sempre i più pericolosi.
I colleghi, forse pressati dalle pressanti richieste dei sansifici, non hanno tenuto conto delle conseguenze drammatiche che produrrebbe una norma del genere a Taranto, dove la popolazione è asfissiata dalle fuoriuscite di gas e grazie all'invenzione del “naso elettronico” dell'Università di Bari si stanno individuando la loro provenienza, così dicasi per Lizzano, dove anche d'estate i cittadini devono dormire a finestre chiuse per i miasmi provenienti dalla discarica.
Ho apprezzato molto le prese di posizione sull'argomento del Presidente Vendola, di Michele Emiliano e sopratutto il tuo agire con concretezza per fare in modo che la Commissione Ambiente torni a discutere sull'argomento revocando quella norma pericolosa per i controlli su tutte le emissioni odorifere.
Mercoledì prossimo è già convocata la Commissione e si potrebbe chiudere questa ferita con l'aiuto della Giunta e dell'Arpa, assenti nella scorsa seduta. Con l'occasione vorrei rispettosamente ricordarti che il Consiglio Regionale ben due mesi fa decise di mettere in votazione la mozione di cui sono primo firmatario sull'insediamento a Taranto delle infrastrutture dell'ENI per Tempa Rossa.
C'è stato prima il bilancio e poi la Legge elettorale, per cui non ho insistito nel richiedere l'ottemperanza di questa decisione.
Ora ti chiedo formalmente di far rispettare questo deliberato e di mettere al primo posto nella seduta di domani, martedì 10, questo importante argomento per Taranto e la Puglia. Ti ringrazio per la tua disponibilità saluti cordiali".
"Egregio Presidente,
mercoledì scorso ero assente alla famigerata Commissione Ambiente, che ha deciso di cancellare l'art.1 della LR 7/99, in quanto bloccato a Taranto da una fastidiosa lombalgia, per cui non ho potuto dare manforte alla collega Annarita Lemma ed evitare sul nascere questo obbrobrio.
Ho saputo dell'accaduto dalla lettera del prof. Giorgio Assennato che condivido in toto: non si può dopo un decennio di leggi regionali innovative, sull'ambiente tra cui includo anche la mia Legge sulla Valutazione del Danno Sanitario bloccata per l'Ilva dal Governo, che il Consiglio concluda la legislatura con questo misfatto.
“In cauda venenum”: nella coda il veleno dicevano i romani. E i colpi di coda, con le elezioni alle porte sono sempre i più pericolosi.
I colleghi, forse pressati dalle pressanti richieste dei sansifici, non hanno tenuto conto delle conseguenze drammatiche che produrrebbe una norma del genere a Taranto, dove la popolazione è asfissiata dalle fuoriuscite di gas e grazie all'invenzione del “naso elettronico” dell'Università di Bari si stanno individuando la loro provenienza, così dicasi per Lizzano, dove anche d'estate i cittadini devono dormire a finestre chiuse per i miasmi provenienti dalla discarica.
Ho apprezzato molto le prese di posizione sull'argomento del Presidente Vendola, di Michele Emiliano e sopratutto il tuo agire con concretezza per fare in modo che la Commissione Ambiente torni a discutere sull'argomento revocando quella norma pericolosa per i controlli su tutte le emissioni odorifere.
Mercoledì prossimo è già convocata la Commissione e si potrebbe chiudere questa ferita con l'aiuto della Giunta e dell'Arpa, assenti nella scorsa seduta. Con l'occasione vorrei rispettosamente ricordarti che il Consiglio Regionale ben due mesi fa decise di mettere in votazione la mozione di cui sono primo firmatario sull'insediamento a Taranto delle infrastrutture dell'ENI per Tempa Rossa.
C'è stato prima il bilancio e poi la Legge elettorale, per cui non ho insistito nel richiedere l'ottemperanza di questa decisione.
Ora ti chiedo formalmente di far rispettare questo deliberato e di mettere al primo posto nella seduta di domani, martedì 10, questo importante argomento per Taranto e la Puglia. Ti ringrazio per la tua disponibilità saluti cordiali".