Firmato un protocollo d'intesa per tutelare l'Ex Om Carrelli
di Nicola Zuccaro - Avvio di un'ipotesi di riconversione funzionale ed occupazionale del compendio immobiliare Ex Om Carrelli elevatori
sito in Modugno (Ba). E' il titolo del protocollo d'intesa firmato dalla Regione Puglia, dalla Città Metropolitana e dal Comune di Bari, dal Comune di Modugno, dal Consorzio ASI di Bari e dalla Società OM Carrelli Elevatori S.p.a, nella mattinata di venerdì 13 marzo, col
quale i i soggetti firmatari si impegnano ad affidare, previa convenzione di concessione in comodato gratuito, la custodia del rispettivo capannone ai 194 lavoratori interessati dalla vicenda disoccupazionale che li vede protagonisti da circa 2 anni.
In attesa che la stessa possa concludersi positivamente (interrompendo di fatto la mobilità a cui gli stessi sono a tutt'oggi legati) con l'arrivo di un investitore, la Regione Puglia e gli enti territoriali interessati hanno recuperato una legge statale risalente al 1996 che consente l'applicazione di questa soluzione temporanea e transitoria. Alle felicitazioni, manifestate prima della firma dell'intesa, per aver dato prova di un vero e proprio lavoro di squadra, hanno fatto seguito il pessimismo e lo scetticismo delle rappresentanze sindacali dei metalmeccanici, sempre meno convinte del fatto che, unitamente alle garanzie della Regione Puglia, possa arrivare un investitore serio e qualificato per il rilancio sia occupazionale che produttivo di questo importante sito dell'Area Industriale di Bari-Modugno.
“Oggi abbiamo siglato un protocollo che rappresenta una tappa importante della lunga corsa che insieme ai lavoratori della OM carrelli elevatori stiamo facendo ormai da anni - ha spiegato Decaro prima della firma -. Tutte le istituzioni coinvolte a vario titolo dall’inizio della vicenda stanno lottando per salvare questa bella realtà industriale del nostro territorio e la grande professionalità dei suoi dipendenti. Questo atto siglato oggi con la partecipazione della Regione, della Città" metropolitana, dell’ASI, del Comune di Modugno e della società OM ne è la prova.
In attesa che la stessa possa concludersi positivamente (interrompendo di fatto la mobilità a cui gli stessi sono a tutt'oggi legati) con l'arrivo di un investitore, la Regione Puglia e gli enti territoriali interessati hanno recuperato una legge statale risalente al 1996 che consente l'applicazione di questa soluzione temporanea e transitoria. Alle felicitazioni, manifestate prima della firma dell'intesa, per aver dato prova di un vero e proprio lavoro di squadra, hanno fatto seguito il pessimismo e lo scetticismo delle rappresentanze sindacali dei metalmeccanici, sempre meno convinte del fatto che, unitamente alle garanzie della Regione Puglia, possa arrivare un investitore serio e qualificato per il rilancio sia occupazionale che produttivo di questo importante sito dell'Area Industriale di Bari-Modugno.
“Oggi abbiamo siglato un protocollo che rappresenta una tappa importante della lunga corsa che insieme ai lavoratori della OM carrelli elevatori stiamo facendo ormai da anni - ha spiegato Decaro prima della firma -. Tutte le istituzioni coinvolte a vario titolo dall’inizio della vicenda stanno lottando per salvare questa bella realtà industriale del nostro territorio e la grande professionalità dei suoi dipendenti. Questo atto siglato oggi con la partecipazione della Regione, della Città" metropolitana, dell’ASI, del Comune di Modugno e della società OM ne è la prova.
"Le istituzioni coinvolte, - conclude - grazie al coordinamento della Prefettura, acquisiscono gratuitamente la proprietà degli immobili, insieme agli impianti e ai macchinari, per riproporre l’intera proprietà alle imprese interessate ad investire, offrendo una serie di facilitazioni pubbliche per renderla attrattiva per il processo di riconversione e reindustrializzazione. Il nostro obiettivo è restituire la dignità che meritano ai 200 lavoratori della OM e tornare ad investire nelle capacità industriali del nostro territorio”.