Franco il “madonnaro” torna a casa e chiede aiuto

(ph: Ronny Leva)
di Francesco Greco - E’ popolare, famoso: ha dipinto Santi Patroni e Madonne col Bambino su tutte le piazze d’Italia e d’Europa. Tantissimi negli ultimi 20 anni si sono fermati ad ammirare e applaudire le sue opere d’arte create d’istinto con i gessetti colorati. E gli hanno lasciato qualche moneta, spesso una banconota: “A Roma e a Milano la gente era generosa…”, ricorda.
 
Ora, dopo un incidente col motorino, che gli ha provocato alcune fratture, il “madonnaro” è tornato al borgo natìo: Montesardo, l’antica Trachion Oros greca. Autodidatta, geniale inventore di mille cose, spesso con materiale riciclato: plastica, legno buttato via, vetro, carta, ecc., Franco Marchese è un personaggio conosciutissimo, e amatissimo: una sorta di eterno Peter Pan che fa tenerezza, un Ligabue nato nel Sud di Ciardo, De Nittis e Guttuso.

E’ orfano di padre (Antonio) e di madre (Anna). Fratelli e sorelle, lo accudivano al meglio: un piatto di minestra calda, la camicia sempre lavata e ben stirata. Da qualche tempo vive in una casa di riposo del paese. Ma il “madonnaro” che ha girato il mondo si sente prigioniero.
E così chiede aiuto. Vuole farsi una famiglia tutta sua: “Cerco una donna che si prenda cura di me, che non mi prenda in giro, come fanno tante…”.
 
Si legge, in queste parole accorate, l’eco di qualche delusione d’amore, come accade a tanti, a tutti noi E’ la vita. Ma Franco Marchese chiede aiuto anche per le medicine che gli servono dopo l’incidente. “Io non conosco bene questo nuovi soldi – afferma sincero – so solo che quando vado a comprare il pane la mattina mi dicono sempre che non bastano mai…”.
 
Dopo tante emozioni e tanta poesia che ha regalato a tutti noi, grandi e piccoli, in questi anni, da Nord a Sud, è giunto il momento di sdebitarci per quel si può. Chi vuole contattarlo, anche per una parola di conforto e solidarietà, lo trova alla RP “Gaudium”, al Castello Anna e Eleonora Romasi. “Io e i miei santini vi ringraziamo”, sorride e intanto dà appuntamento ai suoi fans al 13 giugno prossimo, quando a Montesardo si festeggerà il patrono, Sant’Antonio da Padova. I suoi gessetti colorati sono pronti per affrescare il santo delle 13 grazie al giorno sulla piazza principale, per la gioia di forestieri e paesani.

E intanto, giocando con un foglio di carta, dalle sue mani nasce magicamente una delle sue specialità: l’ometto superdotato…

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