Il Polo delle Arti Contemporanee con la direzione di Torrigiani: un altro contenitore per lo sviluppo culturale barese. E maggio si avvicina…

di Luigi Laguaragnella - Il processo che punta a mettere al centro di Bari il valore della cultura e dell’arte sta proseguendo a pieno regime con l’organizzazione dei tanti contenitori sparsi per la città che possono essere una potenziale risorsa per i cittadini; con l’affidamento artistico di alcuni di essi a figure baresi affermate a livello nazionale ed internazionale, con l’intento di richiamare in Puglia personalità conosciute al grande pubblico, il Comune di Bari affida la direzione del Polo Contemporaneo costituito dal Teatro Margherita, dalla Mercato del pesce e dalla sala Murat a Massimo Torrigiani, che vanta  lunghe esperienze d’arte internazionale da Londra a Shangai, passando dal Pac (padiglione d’arte contemporanea) di Milano di cui è componente del comitato scientifico.

Si tratta, quindi, di un’altra celebre personalità barese, dopo Gianrico Carofiglio con la direzione del Petruzzelli, di Sergio Rubini con il corteo storico di San Nicolaattraverso cui l’amministrazione comunale vuole rivitalizzare e creare nuovi scenari e spazi in cui la cultura, in tutte le sue forme, trovi espressione. Senza dimenticare il TRIC, la nuova gestione del Museo Civico e della casa natale di Piccinni.

Torrigiani rientra in quelle figure di cui Bari deve essere orgogliosa che forse, proprio con un incarico di responsabilità viene conosciuto dai suoi conterranei. E’ frequente che i pugliesi vengano a conoscenza di una celebrità della loro terra, solo dopo tanti sacrifici e tanta produzione artistica. Dopo gli accordi con Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali, con l’assegnazione al capoluogo pugliese del Margherita e del Mercato del pesce, nascerà al loro interno (insieme alla sala Murat) il Polo delle Arti Contemporanee. Non saranno esclusivamente spazi di esposizione, ma anche di sperimentazione e creazione per un settore dell’arte, come quella visiva, che è in continuo divenire e contaminazione.

La sala Murat fungerà da osservatorio dell’arte contemporanea e, con il sostegno della Regione Puglia, da connettore tra le esperienze artistiche: al suo interno verrà creato un conceptstore con mostre di pezzi unici di design e, grazie al progetto, si potrà procedere con i lavori di adeguamento della sala e al restauro dell’opera murale custodita al suo interno realizzata da Sol Lewitt che, la maggior parte dei baresi ha sempre confuso come semplice decorazione. Con il Polo delle Arti contemporanee, l’assessorato alle Culture punta, infatti, a trasformare il cittadino: non sarà consumatore passivo.

Il progetto del polo museale vuole sconfiggere “la solitudine urbana” che rende l’uomo inattivo anche nel suo tempo libero. L’arte può essere un deterrente adeguato che oltre ad educare, trasmette diletto. Gli spazi di cultura che Bari sta curando vogliono risvegliare non solo un senso di appartenenza, ma uno spirito critico, una coscienza sensibile ai temi culturali. Nel capoluogo pugliese, come ricorda Torrigiani, esistono numerose e valide esperienze artistiche anche per quanto riguarda le arti visive. Il direttore artistico sta procedendo “a cerchi concentrici” per sfruttare al meglio i “poli”: sta dialogando e conoscendo tutte realtà che lavorano qui; curatori, critici, giornalisti, docenti, studenti, galleristi, rappresentanti delle realtà pubbliche e private che si occupano d’arte e cultura.L’arte contemporanea, infatti, si svolge tra interferenze, rifrazioni, incomprensioni e negli interstizi tra differenti discipline, tra mezzi diversi e soprattutto di comunicazione e per la condivisione.

Il suo compito è di mettere insieme organicamente tutto questo valore espressivo. Sono tante le gallerie private e i festival, inoltre Bari con il liceo artistico, l’Accademia delle Belle Arti e l’Università può ritagliarsi uno spazio culturale di rilevante interesse. Massimo Torrigiani lavorerà per il Polo delle Arti Contemporanee nei prossimi tre anni. L’assessore Maselli ricorda, come accaduto per il corteo storico, l’attivazione di un bando che affiderà la gestione (sotto la direzione di Torrigiani) dei tre poli e per far fronte ai lavori di adeguamento della sala Murat un altro bando cercherà privati e sponsor che potranno supportare le spese. Per permettere che l’arte e la cultura progrediscano e diventino realtà concreta nella città è necessario che pubblico e privato collaborino.

Maggio si avvicina: per Bari è il mese in cui turisti e visitatori invadono la città e tra manifestazioni e la creazione di nuovi spazi culturali può essere concretamente meta di tante novità. Già dalla festa patronale di San Nicola si potrà avvertire il livello di cambiamento culturale della città su cui l’amministrazione Decaro sta puntando. Intanto le qualità di Massimo Torrigiani si potranno ammirare a partire da luglio con la prima mostra delle arti contemporanee in sala Murat.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto