Il Presidente Sepe sabato 21 marzo inaugura l’Anno Giudiziario Tributario della Regione Puglia

(Il presidente dott.Ennio Attilio Sepe)
di Vittorio Polito - Si  svolgerà nel Salone degli Affreschi dell’Università di Bari, sabato 21 marzo, la consueta cerimonia  di inaugurazione dell’Anno Giudiziario Tributario. Dopo che il Presidente dott. Sepe avrà esposto la sua relazione verrà aperto il dibattito che è sempre un momento di grande partecipazione democratica.

Il vostro cronista ha letto con attenzione la relazione del dott. Ennio Attilio Sepe, Presidente della Commissione Tributaria Regionale della Puglia, e non può fare a meno dal rilevare che forse il nostro Paese potrebbe andare meglio, qualora ad occuparsi di cose specifiche siano gli esperti puri, non gli ‘esperti politici’, che guidati dal buonsenso potrebbero rendere meno ansiosa la vita dei cittadini.

Lascio la parola al testo del Presidente: «La presente cerimonia è la dodicesima edizione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario e, rivolgendo lo sguardo all’anno trascorso, l’evento più rilevante in materia tributaria è stato senz’altro la delega al Governo approvata con legge 11 marzo 2014, n. 23 “recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita”, risultante dalla unificazione di vari disegni di legge, ma sostanzialmente di matrice ministeriale.

Se dovessimo definire quali sono i caratteri della nostra legislazione fiscale, dovremmo affermare che si presenta oscura, sovrabbondante e instabile nel tempo, lontana da quel quadro di riferimento di regole ben definite e facili da individuare raggiungibile con la redazione di un testo unico.

Profondamente avvertita è l’esigenza di una legislazione chiara, semplice e tendenzialmente stabile, secondo uno schema che dovrebbe prevedere una codificazione articolata in una parte generale e in una parte speciale disciplinante le singole imposte (cui si ispirava la legge-delega n. 80 del 2003), come auspicato da Ezio Vanoni che, già negli anni ’50 del secolo passato, constatava “la confusione legislativa conseguente all’eccessivo e disordinato susseguirsi dei vari testi legislativi”, lamentando “la mancata sistematicità e l’assenza di coordinamento dei singoli istituti tributari”.»

Nella speranza che la saggezza e la competenza del Presidente Sepe possano giovare a tutela dei diritti dei pugliesi si auspica che l’azione dell’Amministrazione finanziaria sia sempre a tutela della legalità, senza apparire una magnifica oppressione. Singolare il fatto che già a metà dello scorso secolo una autorità come Ezio Vanoni  lamentasse la confusione delle leggi e il loro disordinato susseguirsi.  In questi anni si è migliorato, si è peggiorato o, salomonicamente, dobbiamo dire  che la situazione è stagnante? Un grande scrittore affermava che le leggi dovevano essere fatte dagli anziani, perché, mentre i giovani vogliono l’eccezione, i vecchi conoscono  il vantaggio della regola.

Chi scrive, da anziano, ammaliato dalla passione e dall’eleganza con cui il Presidente ha cercato di esporre i fatti, propende per un lento miglioramento, a patto, però, che non siano fatte le leggi per tutti e le eccezioni per pochi.