Juve, ci pensa Pogba. Sassuolo battuto e scudetto quasi in cassaforte
di Alex Nardelli - Basta una rete di Pogba all'82' alla Juventus per sbarazzarsi di un tignoso Sassuolo, venuto a Torino per giocarsi la partita e quasi vicino a raggiungere l'obiettivo.
Tevez e compagni non falliscono il nuovo match point scudetto, presentatosi dopo l'ennesimo pareggio della Roma di Garcia, questa volta contro il Chievo di Maran.
Ora è di 11 punti il distacco tra bianconeri e giallorossi, quasi un abisso, difficilmente colmabile, a meno di un crollo verticale della Madama. Gli uomini di Allegri, in chiara involuzione sul piano del gioco e della mentalità, soffrono per lunghi tratti l'intraprendenza della squadra neroverde, non riuscendo a dominare soprattutto a centrocampo, un tempo l'arma migliore della Vecchia Signora. Adesso invece scarsa tenacia, passaggi approssimativi e poca lucidità caratterizzano la mediana bianconera, perennemente in sofferenza e non più in grado di fare la differenza.
Il match di ieri ha visto l'ennesima prova orribile di Arturo Vidal, che fa flop anche da mezzala, risultando deconcentrato e fuori dal gioco. E'inspiegabile l'involuzione del cileno, che sta vivendo quest'anno il suo peggior anno da quando è a Torino. Male anche Pereyra, molto fumoso e mai decisivo nel ruolo di trequartista, sbagliando spesso, specie nell'ultimo tocco. Un pò meglio Marchisio, che non avrà i lampi di genio di Andrea Pirlo, ma svolge con umiltà il suo compitino in cabina di regia, appoggiando con precisione ai propri compagni. Benissimo Pogba, più per il pallone sradicato a Berardi nell'azione che ha portato al suo grandissimo gol che per la prestazione complessiva, per 80 minuti ai limiti dell'irritante.
In avanti, benino Tevez, opaco, ma almeno ci mette la voglia ed è determinato. Ottimo infine Pepe, tra i migliori del match, subentrato nel secondo tempo a Pereyra e autore di un buon numero di cross. Da una sua ripartenza inizia l'azione del gol decisivo. La prossima gara i bianconeri la giocheranno sabato alle ore 18:00 al Renzo Barbera di Palermo contro la temibile squadra di Iachini, che, con i suoi gioielli Vazquez e Dybala cercherà di mettere in difficoltà i ragazzi di Allegri.
Ora è di 11 punti il distacco tra bianconeri e giallorossi, quasi un abisso, difficilmente colmabile, a meno di un crollo verticale della Madama. Gli uomini di Allegri, in chiara involuzione sul piano del gioco e della mentalità, soffrono per lunghi tratti l'intraprendenza della squadra neroverde, non riuscendo a dominare soprattutto a centrocampo, un tempo l'arma migliore della Vecchia Signora. Adesso invece scarsa tenacia, passaggi approssimativi e poca lucidità caratterizzano la mediana bianconera, perennemente in sofferenza e non più in grado di fare la differenza.
Il match di ieri ha visto l'ennesima prova orribile di Arturo Vidal, che fa flop anche da mezzala, risultando deconcentrato e fuori dal gioco. E'inspiegabile l'involuzione del cileno, che sta vivendo quest'anno il suo peggior anno da quando è a Torino. Male anche Pereyra, molto fumoso e mai decisivo nel ruolo di trequartista, sbagliando spesso, specie nell'ultimo tocco. Un pò meglio Marchisio, che non avrà i lampi di genio di Andrea Pirlo, ma svolge con umiltà il suo compitino in cabina di regia, appoggiando con precisione ai propri compagni. Benissimo Pogba, più per il pallone sradicato a Berardi nell'azione che ha portato al suo grandissimo gol che per la prestazione complessiva, per 80 minuti ai limiti dell'irritante.
In avanti, benino Tevez, opaco, ma almeno ci mette la voglia ed è determinato. Ottimo infine Pepe, tra i migliori del match, subentrato nel secondo tempo a Pereyra e autore di un buon numero di cross. Da una sua ripartenza inizia l'azione del gol decisivo. La prossima gara i bianconeri la giocheranno sabato alle ore 18:00 al Renzo Barbera di Palermo contro la temibile squadra di Iachini, che, con i suoi gioielli Vazquez e Dybala cercherà di mettere in difficoltà i ragazzi di Allegri.