“Lucia De B.” emoziona il Bif&st

dal nostro inviato Frédéric Pascali - Trascorsa la coinvolgente “Master Class” di Ettore Scola, gremita soprattutto di giovani cinefili e addetti ai lavori, il martedì del Bari International Film Festival ha fatto rotta verso il cinema d’impegno oltre confine con una pellicola a firma della regista olandese Paula van der Oest, nel 2003, con “Zus&Zo”, candidata all’Oscar per il miglior film straniero. La sua “Lucia De B.”, qui in concorso nella sezione “Panorama internazionale”, ha emozionato e convinto strappando minuti di scroscianti applausi. La triste storia dell’infermiera Lucia, magistralmente interpretata da Ariane Schluter, e del caso di mala giustizia che la vede protagonista nella civilissima Olanda, si candida tra i probabili vincitori della rassegna barese.

La serata al teatro Petruzzelli ha poi lasciato spazio alla presentazione di “Ho ucciso Napoleone”, la seconda pellicola a firma di Giorgia Farina, con Micaela Ramazzotti, Alessandro Giannini, Libero De Rienzo ed Elena Sofia Ricci tra gli interpreti principali. Una commedia brillante dai toni simpatici che rasenta più la fiction televisiva che quella cinematografica.

La giornata odierna, inaugurata dalla Master Class di Andrzej Wajda, “Tutto in vendita”, “L’uomo di ferro”, “Katyn”, tra i suoi film più importanti,prosegue con “Dimenticare Palermo”, un lavoro di Francesco Rosi, datato 1990, parte importante della retrospettiva tributo a lui dedicata, per inerpicarsi fino al fitto programma serale. Qui attendono un bel documentario di Gianfranco Pannone,”Sul vulcano”, fuori concorso nella sezione “ItaliaFilmFest/Documentari”, e “The Gunman”, l’anteprima nazionale del film di Pierre Morel, adattamento cinematografico del romanzo “La position du Tirer Couché”,(“Posizione di tiro”), scritto da Jean-Patrick Manchette e interpretato da Sean Penn, Idris Elba, Javier Bardem e Jasmine Trinca.

Il sipario festivaliero, a partire dalle 22 e 30, è per “Fino a qui tutto bene”, di Roan Johnson, in gara nella sezione “ItaliaFilmFest/Opere prime e seconde”, e “The Blue Gardenia”, la versione originale del celebre noir diretto da Fritz Lang nel 1953.