"Mecenati e mecenatismi. il ruolo dei privati nell'arte contemporanea": venerdì convegno nel Palazzo della ex Provincia
BARI - Si terrà venerdì 20 marzo, nella sala consiliare del Palazzo della Città metropolitana (ex Provincia), il convegno “Mecenati e mecenatismi. Il ruolo dei privati nell’arte contemporanea”. L’iniziativa è stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal curatore del convegno Vito Labarile, collezionista e manager culturale, e da Gioacchino Leonetti, BNL Gruppo BNP Paribas, main sponsor dell’evento, alla presenza dell’assessore alle Culture Silvio Maselli.
“Il convegno si pone come un momento di approfondimento e di riflessione sulla necessità di interazione tra pubblico e privato nell’ambito delle politiche culturali - ha detto Labarile - visto che oggi i territori sono in competizione tra loro ma non tutti riescono ad essere competitivi ed attrattivi. In Italia e nel mondo stanno nascendo tanti centri di produzione culturale promossi e gestiti da privati, artefici di un rinnovato mecenatismo. È necessario che il settore pubblico intercetti queste volontà e le inserisca all'interno di un progetto di sviluppo complessivo di un territorio e di una comunità: lì dove questo è avvenuto, i risultati, in termini di sviluppo economico e sociale, non si sono fatti attendere. Nel corso dei lavori - ha continuato Labarile - saranno messe a confronto alcune di queste esperienze positive. Torino, Roma, Napoli rappresentano altrettanti casi di studio con le Fondazioni Sandretto Re Rebaudengo, Nomas e Morra Greco”.
Nel pomeriggio il focus si sposta sul Mezzogiorno e si apre con il “Caso Matera”, città recentemente designata a Capitale Europea della Cultura 2019, con la testimonianza della Fondazione Zétema e con la vivacità dell’innovativo Teatro Mercadante. Seguirà una tavola rotonda su il “Caso Bari” che coinvolgerà rappresentati di Comune di Bari, Università e Politecnico e di altre autorevoli istituzioni nel campo della formazione e della cultura”.
“Con questa iniziativa - ha dichiarato Gioacchino Leonetti - BNL conferma il proprio impegno sia in attività di mecenatismo, sia in vere e proprie partnership che coinvolgono direttamente la Banca nell’organizzazione di eventi finalizzati alla conoscenza di autori nazionali ed internazionali, oltre che alla promozione di artisti contemporanei. Infatti, in occasione del convegno, dal 20 al 28 marzo BNL presenta, presso la sala delle Colonne del Palazzo della Provincia, una selezione delle opere della mostra “The sea is my land. Artisti del Mediterraneo” scelte per il loro legame con i due mari che bagnano le coste pugliesi, l’Adriatico e lo Jonio. La mostra, presentata per la prima volta al “Maxxi” di Roma nel 2014, approda in questi giorni a Bari, dando agli appassionati di fotografia la possibilità di poterla visitare gratuitamente.
“Questo convegno - ha concluso l’assessore Maselli - affronta un tema importante e delicato, quello del mecenatismo, che è cosa ben diversa da semplici meccanismi di sponsorizzazione. Un concetto che deriva dal ruolo che Caio Clinio Mecenate rivestì nella Roma antica durante la fastosa epoca augustea quando, negli anni ’60 prima di Cristo, si affermarono l’amore e il gusto dell’imperatore per la bellezza e per l’arte. Mecenate ebbe il merito di integrare le politiche dell’offerta pubblica con gli investimenti privati, a tutto vantaggio della collettività. Oggi la situazione è notevolmente cambiata: l’Italia è quasi sempre in ritardo sulle politiche di sviluppo, anche perché lo Stato si è reso conto di non riuscire da solo a sostenere la domanda culturale del Paese. Si è quindi richiesto l’intervento dei privati a supporto dell’attività pubblica ma questo non sempre ha ottenuto gli effetti sperati perché un bene, pur tutelato e protetto, perde valore se non è adeguatamente valorizzato e reso fruibile dal territorio, in modo da evidenziarne il valore identitario. Nel nostro caso, Bari ha tutte le caratteristiche adeguate per il proprio rilancio: in particolar modo possiamo vantare una forte e ben definita identità, determinata dalla marcata stratificazione storica, che non confligge in alcun modo con le altre culture, anzi, le accoglie. Per questo, l’amministrazione insiste da sempre sulla costruzione, intorno alla figura di San Nicola come Santo delle genti e delle due sponde del Mediterraneo, di una forte identità collettiva. In questo senso, coinvolgere i privati sia nella gestione che nell’intervento diretto in tema di beni culturali, chiedendo loro di intervenire in prima persona nella valorizzazione, ci permetterà di non essere culturalmente isolati dal continente europeo, al quale vogliamo invece rimanere legati”.
“Il convegno si pone come un momento di approfondimento e di riflessione sulla necessità di interazione tra pubblico e privato nell’ambito delle politiche culturali - ha detto Labarile - visto che oggi i territori sono in competizione tra loro ma non tutti riescono ad essere competitivi ed attrattivi. In Italia e nel mondo stanno nascendo tanti centri di produzione culturale promossi e gestiti da privati, artefici di un rinnovato mecenatismo. È necessario che il settore pubblico intercetti queste volontà e le inserisca all'interno di un progetto di sviluppo complessivo di un territorio e di una comunità: lì dove questo è avvenuto, i risultati, in termini di sviluppo economico e sociale, non si sono fatti attendere. Nel corso dei lavori - ha continuato Labarile - saranno messe a confronto alcune di queste esperienze positive. Torino, Roma, Napoli rappresentano altrettanti casi di studio con le Fondazioni Sandretto Re Rebaudengo, Nomas e Morra Greco”.
Nel pomeriggio il focus si sposta sul Mezzogiorno e si apre con il “Caso Matera”, città recentemente designata a Capitale Europea della Cultura 2019, con la testimonianza della Fondazione Zétema e con la vivacità dell’innovativo Teatro Mercadante. Seguirà una tavola rotonda su il “Caso Bari” che coinvolgerà rappresentati di Comune di Bari, Università e Politecnico e di altre autorevoli istituzioni nel campo della formazione e della cultura”.
“Con questa iniziativa - ha dichiarato Gioacchino Leonetti - BNL conferma il proprio impegno sia in attività di mecenatismo, sia in vere e proprie partnership che coinvolgono direttamente la Banca nell’organizzazione di eventi finalizzati alla conoscenza di autori nazionali ed internazionali, oltre che alla promozione di artisti contemporanei. Infatti, in occasione del convegno, dal 20 al 28 marzo BNL presenta, presso la sala delle Colonne del Palazzo della Provincia, una selezione delle opere della mostra “The sea is my land. Artisti del Mediterraneo” scelte per il loro legame con i due mari che bagnano le coste pugliesi, l’Adriatico e lo Jonio. La mostra, presentata per la prima volta al “Maxxi” di Roma nel 2014, approda in questi giorni a Bari, dando agli appassionati di fotografia la possibilità di poterla visitare gratuitamente.
“Questo convegno - ha concluso l’assessore Maselli - affronta un tema importante e delicato, quello del mecenatismo, che è cosa ben diversa da semplici meccanismi di sponsorizzazione. Un concetto che deriva dal ruolo che Caio Clinio Mecenate rivestì nella Roma antica durante la fastosa epoca augustea quando, negli anni ’60 prima di Cristo, si affermarono l’amore e il gusto dell’imperatore per la bellezza e per l’arte. Mecenate ebbe il merito di integrare le politiche dell’offerta pubblica con gli investimenti privati, a tutto vantaggio della collettività. Oggi la situazione è notevolmente cambiata: l’Italia è quasi sempre in ritardo sulle politiche di sviluppo, anche perché lo Stato si è reso conto di non riuscire da solo a sostenere la domanda culturale del Paese. Si è quindi richiesto l’intervento dei privati a supporto dell’attività pubblica ma questo non sempre ha ottenuto gli effetti sperati perché un bene, pur tutelato e protetto, perde valore se non è adeguatamente valorizzato e reso fruibile dal territorio, in modo da evidenziarne il valore identitario. Nel nostro caso, Bari ha tutte le caratteristiche adeguate per il proprio rilancio: in particolar modo possiamo vantare una forte e ben definita identità, determinata dalla marcata stratificazione storica, che non confligge in alcun modo con le altre culture, anzi, le accoglie. Per questo, l’amministrazione insiste da sempre sulla costruzione, intorno alla figura di San Nicola come Santo delle genti e delle due sponde del Mediterraneo, di una forte identità collettiva. In questo senso, coinvolgere i privati sia nella gestione che nell’intervento diretto in tema di beni culturali, chiedendo loro di intervenire in prima persona nella valorizzazione, ci permetterà di non essere culturalmente isolati dal continente europeo, al quale vogliamo invece rimanere legati”.