Meeting del Volontariato: alti numeri, altre e nuove visioni sociali da mettere al centro

di Luigi Laguaragnella - Si è aperto questa mattina l'ottavo appuntamento con il Meeting del Volontariato, organizzato dal Centro di Servizi per il Volontariato San Nicola che da dieci anni è punto di riferimento per il mondo dell'associazione, dei movimenti, del Terzo Settore barese.

Sabato 14 marzo in un clima di festa sono state accolte numerose scolaresche che hanno invaso i corridoi con gli stand occupati da centinaia di associazioni che hanno aderito all’VIII edizione del Meeting organizzato dal Centro di Servizi per il Volontariato San Nicola, da dieci anni punto riferimento e di sostegno per il mondo dell’associazionismo. Si conta la partecipazione di 1600 studenti; il weekend dedicato al volontariato, all’interno della Fiera del Levante, inoltre ha visto la partecipazione di 8200 visitatori.

Si è creata una fitta rete di relazioni che ha unito giovani, cittadini, e le oltre 100 associazioni che, all’interno degli stand, hanno arricchito e fatto conoscere il proprio carisma, il proprio impegno di gente che"ama le realtà" che, spesso, sono periferie. Realtà problematiche, ma la bellezza del volontariato rende centro per ridare vita e speranza a bambini, famiglie, migranti, disabili. Le periferie del sociale sono tante, ma proprio il sociale le riporta al centro: la vita. Il tema che ha accompagnato i dibatti, le mostre, le testimonianze, animazioni per bambini nell’ultimo weekend (14-15 marzo) era “Amanti della realtà. Dalla periferia al centro”.

Attraverso il Meeting si è potuto parlare con esperti e docenti dei temi sociali che rendono l’uomo periferia per trovare strategie che lo riportino al centro della vita. Oltre a mostre fotografiche e artistiche che esprimono e sensibilizzano alla questione del gioco d’azzardo e dell’educazione nutrizionale nei paesi del sud del mondo si è parlato del volontariato come ricchezza di gratuità, valore che messo in circolo, può essere un tesoro.

Non a caso Vincenzo Papa ha presentato l’idea di una Banca Sociale che mette in rete e a disposizione di associazioni, volontari tempo e donazioni in un circuito particolare con “una moneta virtuale”. E’ un modo per scambiarsi il dono della gratuità e renderla sempre più virtuosa e più fruibile per il bene comune.

E’ una delle tante iniziative sorte dallo spirito del volontariato. Gli incontri che hanno messo al centro le periferie sociali, hanno prodotto spunti di riflessione. Il Meeting, infatti, non è solo vetrina delle opere delle associazioni, ma uno strumento che pone domande per intraprendere soluzioni dinanzi, per esempio alle nuove dipendenze, come quelle del gioco che stanno invadendo numerose famiglie e il mondo giovanile. Gratta e vinci, scommesse, slot machine vengono costantemente pubblicizzate dai mass media, ingannando il cittadino e lo Stato sembra essere il primo promotore del gioco d’azzardo.

Con Simone Feder, psicologo e coordinatore dell’Area Giovani e Dipendenze della Casa Giovani di Pavia ha descritto il sottile pericolo del gioco che passa soprattutto attraverso internet (anch’esso fonte dipendenza). Occorre far conoscere le leggi e le proposte che in Italia, anche se in minima misura vengono intraprese per far fronte al problema. Vietare l’uso delle slot durante le ore in cui i ragazzi vivono fuori casa, evitare che si faccia pubblicità di scommesse nelle ore televisive di fascia protetta. L’ospite ha parlato perciò del Movimento No Slot nato proprio da un gruppo di giovani.

Altri incontri hanno focalizzato l’attenzione sui temi del carcere, dell’immigrazione, della strada. Un pensiero comune, durante la conferenza d’inaugurazione, è sorto tra le figure istituzionali presenti: il volontariato va incentivato e supportato perché riesce ad entrare incisivamente nella vita della gente, ma non può e non deve sostituirsi alle misure che le amministrazioni pubbliche, per mancanza di fondi o per semplici scelte politiche.

Il rettore dell’Università di Bari Uricchio, il presidente della Fiera del Levante Patroni Griffi e l’assessora al Welfare del Comune di Bari Bottalico hanno parlato proprio dell’incrocio pubblico-privato sociale e delle scelte di intervento che in contesti difficili (di poche risorse) non possono essere fatte da soli, ma in rete, con progettazione e vedere il volontariato come qualcosa di potenzialmente produttivo, attraverso l’amore che molta gente, come questo meeting ha dimostrato, genera e cambia realtà e persone che divengono centro della società.