BARI - Su proposta dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico d’intesa con l’assessora alle Politiche attive del lavoro Paola Romano, la giunta ha approvato nella seduta odierna l’azione pilota del progetto “NEB.SOC - Neighbourhood Social Planning and Development”, finalizzata a contrastare le nuove povertà attraverso l’inclusione lavorativa di adulti ultraquarantacinquenni inoccupati o disoccupati da oltre 12 mesi. Si tratta di una sperimentazione che, grazie a un budget complessivo di 298.000 euro, consentirà l’avvio di tirocini formativi della durata di 6 mesi, durante i quali i tirocinanti percepiranno circa 400 euro mensili.
Il progetto, realizzato in collaborazione con il Comune di Patrasso, l’I.P.R.E.S. e l’Agenzia di Sviluppo sociale del Comune di Patrasso nell’ambito del programma Grecia Italia 2007-2013, riguarderà 96 residenti nella città di Bari da almeno 12 mesi, seguiti dalla rete dei Servizi sociali professionali dei cinque Municipi da almeno 24 mesi e che abbiano assolto all’obbligo scolastico. Per usufruire del tirocinio formativo, inoltre, sarà necessario avere un reddito ISEE 2014 (relativo al 2013) pari o inferiore a 3.000 euro e non aver beneficiato nel 2014 di altri interventi di sostegno al reddito né di altre azioni di inclusione attiva o passiva.
Sono stati anche previsti dei requisiti di premialità che, a parità di condizioni, garantiscono un punteggio maggiore: età pari o superiore ai 55 anni, adulti di riferimento di un nucleo monogenitoriale, destinatari di un provvedimento di sfratto esecutivo, appartenenti a nuclei familiari con cinque o più componenti tutti inoccupati o disoccupati, destinatari di un provvedimento dell’autorità competente che dichiara l’inagibilità dei locali dove si risiede abitualmente e appartenenti a un nucleo familiare con persone diversamente abili.
Assieme all’elenco dei 96 beneficiari, ne verrà stilato un altro con l’inserimento di altrettanti sostituti che potrebbero subentrare in caso di rinuncia da parte dei destinatari del provvedimento. I soggetti verranno individuati sulla base dell’analisi effettuata dall’I.P.R.E.S. e dai Servizi sociali, che hanno tenuto conto sia dei bisogni della cittadinanza sia della distribuzione sui Municipi dei residenti dai 45 ai 64 anni.
“Abbiamo voluto utilizzare i fondi a nostra disposizione - dichiara Francesca Bottalico - per permettere a circa cento persone in difficoltà di seguire un percorso di autonomia che possa metterli nelle condizioni di rientrare nel mondo del lavoro.
Si tratta di una misura in linea con quanto previsto dai Cantieri di Cittadinanza e che, anche in questo caso, prevede il rispetto delle pari opportunità attraverso l’applicazione del criterio del 50% di donne tra le persone da individuare. Questa azione pilota, peraltro, è altamente significativa perché si rivolge a persone più esposte al rischio di esclusione dal mondo del lavoro in quanto destinata ad una fascia d’età più alta. Per questo motivo i beneficiari verranno individuati dalla rete dei Servizi sociali professionali. Per ciò che riguarda le aziende e gli enti pubblici che ospiteranno i tirocinanti, siamo avvantaggiati dal fatto di avere già a disposizione l’elenco stilato a conclusione del bando dei Cantieri di Cittadinanza”.
Il progetto, realizzato in collaborazione con il Comune di Patrasso, l’I.P.R.E.S. e l’Agenzia di Sviluppo sociale del Comune di Patrasso nell’ambito del programma Grecia Italia 2007-2013, riguarderà 96 residenti nella città di Bari da almeno 12 mesi, seguiti dalla rete dei Servizi sociali professionali dei cinque Municipi da almeno 24 mesi e che abbiano assolto all’obbligo scolastico. Per usufruire del tirocinio formativo, inoltre, sarà necessario avere un reddito ISEE 2014 (relativo al 2013) pari o inferiore a 3.000 euro e non aver beneficiato nel 2014 di altri interventi di sostegno al reddito né di altre azioni di inclusione attiva o passiva.
Sono stati anche previsti dei requisiti di premialità che, a parità di condizioni, garantiscono un punteggio maggiore: età pari o superiore ai 55 anni, adulti di riferimento di un nucleo monogenitoriale, destinatari di un provvedimento di sfratto esecutivo, appartenenti a nuclei familiari con cinque o più componenti tutti inoccupati o disoccupati, destinatari di un provvedimento dell’autorità competente che dichiara l’inagibilità dei locali dove si risiede abitualmente e appartenenti a un nucleo familiare con persone diversamente abili.
Assieme all’elenco dei 96 beneficiari, ne verrà stilato un altro con l’inserimento di altrettanti sostituti che potrebbero subentrare in caso di rinuncia da parte dei destinatari del provvedimento. I soggetti verranno individuati sulla base dell’analisi effettuata dall’I.P.R.E.S. e dai Servizi sociali, che hanno tenuto conto sia dei bisogni della cittadinanza sia della distribuzione sui Municipi dei residenti dai 45 ai 64 anni.
“Abbiamo voluto utilizzare i fondi a nostra disposizione - dichiara Francesca Bottalico - per permettere a circa cento persone in difficoltà di seguire un percorso di autonomia che possa metterli nelle condizioni di rientrare nel mondo del lavoro.
Si tratta di una misura in linea con quanto previsto dai Cantieri di Cittadinanza e che, anche in questo caso, prevede il rispetto delle pari opportunità attraverso l’applicazione del criterio del 50% di donne tra le persone da individuare. Questa azione pilota, peraltro, è altamente significativa perché si rivolge a persone più esposte al rischio di esclusione dal mondo del lavoro in quanto destinata ad una fascia d’età più alta. Per questo motivo i beneficiari verranno individuati dalla rete dei Servizi sociali professionali. Per ciò che riguarda le aziende e gli enti pubblici che ospiteranno i tirocinanti, siamo avvantaggiati dal fatto di avere già a disposizione l’elenco stilato a conclusione del bando dei Cantieri di Cittadinanza”.