Pescara-Bari: la grande sfida senza emozioni. Galletti a -6 dai playoff
di Francesco D'Agostino - La partita della svolta ha regalato tanta noia, condita da qualche buona giocata di Galano e del centrocampo barese. Per lo meno l'onore è salvo; ma adesso i playoff cominciano ad allontanarsi. Certamente è mancato quel coraggio che serve ad una squadra per provare l'impresa, anche a rischio di scoprirsi e subire rete. Rimane per lo meno la soddisfazione di aver bloccato il miglior attacco della cadetteria, bloccato da una ritrovata retroguardia difensiva. Splendido il colpo d'occhio dei tifosi: in due mila hanno affollato il settore ospiti dello stadio Adriatico.
Nicola stupisce tutti lasciando in panchina Donati ed Ebagua, sostituiti da Romizi e Caputo. La scelta del centrocampista toscano si rivela una mozza azzeccata: partono proprio dai suoi piedi le palle reti più ghiotte dei biancorossi.
L'avvio di gara è di stampo pescarese, con alcuni interventi fallosi che costano il giallo a Sabelli e Romizi. Col passare dei minuti i galletti prendono coraggio e si portano in avanti su iniziativa di Romizi e Schiattarella. Il Bari si fa pericoloso con Caputo, Galano e Bellomo ma è ottima la risposta dalla retroguardia biancoazzura che mura gli attacchi degli ospiti.
Si va negli spogliatoi sullo 0-0. Nella ripresa viene fuori il talento estroverso di Merchiori, abile a dribblare Calderoni e ad incrociare il tackle di Contini che rischia il cartellino giallo ed il fallo da rigore. Nell'ultimo scorcio di gara Baroni prova il tutto per tutto con l'inserimento del giovane Pettinari. Bjarnason ci prova in area di rigore e chiama Guarna ad un intervento provvidenziale che salva i suoi compagni dalla sconfitta.
DIFESA GRANITICA - Ottima, come ribadito in precedenza, la prova della retroguardia biancorossa. Bene sopratutto i centrali Contini e Rinaudo che sono stati in grado di fermare la manovra avversaria nei punti cardine del campo. Anche a centrocampo non sono mancate le giocate. Romizi, sia in fase offensiva che in quella difensiva, si è messo sulle spalle i propri compagni. Schiattarella è sembrato più dinamico delle ultime gare, dove ha peccato qualcosa a livello difensivo. Fondamentale anche l'inserimento di Ciccio Caputo. I suoi movimenti hanno potuto permettere ai biancorossi di agire in profondità per eludere la difesa abruzzese. Buona anche la prova dei terzini, che dopo un inizio all'insegna di qualche intervento fuori luogo, hanno spinto in avanti la manovra nei minuti di recupero.
ESTERNI SOTTOTONO - Sostanzialmente non hanno convinto le prove di Galano e Boateng, proprio i calciatori che sono in grado di dare quel quid che può permettere alla squadra di stupire tifosi ed addetti ai lavori. Dopo l'importante prestazione con il Varese i ragazzi hanno inciso poco in avanti, dimostrando di non essere al top della forma fisica. Male anche Bellomo che conferma di non adattarsi ai ritmi della cadetteria. Il fantasista barese aggredisce con tanta superficialità gli spazi e corre poco sopratutto nella ripresa. Già da Domenica prossima sarà cruciale fare risultato nella gara interna col Vercelli, dimostrando continuità al pareggio esterno in Abruzzo.
Nicola stupisce tutti lasciando in panchina Donati ed Ebagua, sostituiti da Romizi e Caputo. La scelta del centrocampista toscano si rivela una mozza azzeccata: partono proprio dai suoi piedi le palle reti più ghiotte dei biancorossi.
L'avvio di gara è di stampo pescarese, con alcuni interventi fallosi che costano il giallo a Sabelli e Romizi. Col passare dei minuti i galletti prendono coraggio e si portano in avanti su iniziativa di Romizi e Schiattarella. Il Bari si fa pericoloso con Caputo, Galano e Bellomo ma è ottima la risposta dalla retroguardia biancoazzura che mura gli attacchi degli ospiti.
Si va negli spogliatoi sullo 0-0. Nella ripresa viene fuori il talento estroverso di Merchiori, abile a dribblare Calderoni e ad incrociare il tackle di Contini che rischia il cartellino giallo ed il fallo da rigore. Nell'ultimo scorcio di gara Baroni prova il tutto per tutto con l'inserimento del giovane Pettinari. Bjarnason ci prova in area di rigore e chiama Guarna ad un intervento provvidenziale che salva i suoi compagni dalla sconfitta.
DIFESA GRANITICA - Ottima, come ribadito in precedenza, la prova della retroguardia biancorossa. Bene sopratutto i centrali Contini e Rinaudo che sono stati in grado di fermare la manovra avversaria nei punti cardine del campo. Anche a centrocampo non sono mancate le giocate. Romizi, sia in fase offensiva che in quella difensiva, si è messo sulle spalle i propri compagni. Schiattarella è sembrato più dinamico delle ultime gare, dove ha peccato qualcosa a livello difensivo. Fondamentale anche l'inserimento di Ciccio Caputo. I suoi movimenti hanno potuto permettere ai biancorossi di agire in profondità per eludere la difesa abruzzese. Buona anche la prova dei terzini, che dopo un inizio all'insegna di qualche intervento fuori luogo, hanno spinto in avanti la manovra nei minuti di recupero.
ESTERNI SOTTOTONO - Sostanzialmente non hanno convinto le prove di Galano e Boateng, proprio i calciatori che sono in grado di dare quel quid che può permettere alla squadra di stupire tifosi ed addetti ai lavori. Dopo l'importante prestazione con il Varese i ragazzi hanno inciso poco in avanti, dimostrando di non essere al top della forma fisica. Male anche Bellomo che conferma di non adattarsi ai ritmi della cadetteria. Il fantasista barese aggredisce con tanta superficialità gli spazi e corre poco sopratutto nella ripresa. Già da Domenica prossima sarà cruciale fare risultato nella gara interna col Vercelli, dimostrando continuità al pareggio esterno in Abruzzo.