BARI - Dichiarazione del candidato presidente alla Regione Puglia del centrodestra, Francesco Schittulli, sull'esito del sondaggio Swg nell'ambito delle Regionali 2015. Il Partito democratico e il suo segretario regionale cominciano ad avere paura.
Solo così si spiega la divulgazione di un sondaggio che era in loro possesso da oltre due settimane, ma che viene comunicato alla stampa solo all’indomani dell’apertura ufficiale della campagna elettorale del centrodestra. E’ chiaro che il quadro politico che si va delineando, ovvero un centrodestra che in Puglia si va compattando ogni giorno di più, l’entusiasmo mostrato dai militanti giunti a Bari domenica scorsa e quelli che verranno domenica prossima per la convention organizzata dall’on. Raffaele Fitto, le tante adesioni alle liste che registriamo in questi giorni stanno preoccupando non poco chi pensava di avere già la vittoria in tasca.
Il sondaggio della Swg, commissionato dal Pd, se da un lato registra di circa dieci punti il distacco fra me e il mio avversario, è pur vero che ci consegna un dato che per il centrosinistra è molto più allarmante: solo il 43% degli intervistati conferma di voler andare a votare e fra questi gli elettori di centrosinistra sono maggiori. Ma è, quindi, evidente che chi oggi non ha nessuna intenzione di recarsi alle urne è il pugliese scontento di chi ha amministrato finora la Regione, la sinistra, e di questi c’è una percentuale altissima, il 25, che dichiara di non sapere per chi votare. Vale a dire che uno su quattro sicuramente non ha gradito la politica degli ultimi dieci anni, altrimenti la promuoverebbe.
Ed è esattamente a loro che nei prossimi due mesi sarà rivolta la nostra campagna elettorale, il nostro impegno sarà convincerli che devono andare a votare per dare un destino diverso alla nostra Regione, dobbiamo svegliarli dal torpore della rassegnazione. Insomma, questo sondaggio che nell’intenzione del Pd e del suo numero uno avrebbe dovuto chiudere una partita elettorale per noi è solo l’inizio di un’impresa che, invece, è totalmente a portata di mano. Il mio avversario è in campagna elettorale ufficialmente da molti mesi, noi solo da domenica.
Il sondaggio della Swg, commissionato dal Pd, se da un lato registra di circa dieci punti il distacco fra me e il mio avversario, è pur vero che ci consegna un dato che per il centrosinistra è molto più allarmante: solo il 43% degli intervistati conferma di voler andare a votare e fra questi gli elettori di centrosinistra sono maggiori. Ma è, quindi, evidente che chi oggi non ha nessuna intenzione di recarsi alle urne è il pugliese scontento di chi ha amministrato finora la Regione, la sinistra, e di questi c’è una percentuale altissima, il 25, che dichiara di non sapere per chi votare. Vale a dire che uno su quattro sicuramente non ha gradito la politica degli ultimi dieci anni, altrimenti la promuoverebbe.
Ed è esattamente a loro che nei prossimi due mesi sarà rivolta la nostra campagna elettorale, il nostro impegno sarà convincerli che devono andare a votare per dare un destino diverso alla nostra Regione, dobbiamo svegliarli dal torpore della rassegnazione. Insomma, questo sondaggio che nell’intenzione del Pd e del suo numero uno avrebbe dovuto chiudere una partita elettorale per noi è solo l’inizio di un’impresa che, invece, è totalmente a portata di mano. Il mio avversario è in campagna elettorale ufficialmente da molti mesi, noi solo da domenica.