ROMA - Scuola, si cambio registro. In una nota, il dicastero spiega che il ddl consente di realizzare finalmente l'autonomia scolastica, assegnando maggiori strumenti ai presidi per gestire risorse umane, tecnologiche e finanziarie. Le scuole avranno un organico potenziato (garantito a partire dal prossimo anno scolastico attraverso un piano straordinario di assunzioni) per coprire tutte le cattedre vacanti, rispondere alle nuove esigenze didattiche, organizzative e progettuali, potenziare l'offerta formativa, fronteggiare la dispersione scolastica, rendere la scuola piu' inclusiva, eliminare le supplenze piu' dannose, anno dopo anno, per la continuita' della didattica.
Le scuole, d'ora in poi, potranno indicare il loro fabbisogno di docenti e strumenti per attuare i Piani dell'offerta formativa. I Piani diventano triennali e saranno predisposti dai dirigenti scolastici, sentiti gli insegnanti, il Consiglio di istituto e le realta' territoriali. I presidi potranno scegliere loro squadra individuando i nuovi docenti che ritengono piu' adatti per realizzare i Piani dell'offerta formativa all'interno di appositi albi territoriali costituiti dagli Uffici Scolastici Regionali. Negli albi confluiranno i docenti assunti nel primo anno attraverso il piano straordinario di assunzioni e poi tramite concorsi. Gli incarichi affidati saranno resi pubblici. Il ddl da' il via libera ad un Piano straordinario di assunzioni per il 2015/2016 per coprire le cattedre vacanti e creare l'organico dell'autonomia.
Oltre 100mila insegnanti saranno assunti a settembre 2015. Dopo si torna ad assumere solo per concorso. Il disegno di legge prevede il potenziamento delle competenze linguistiche: in particolare l'italiano per gli studenti stranieri e l'inglese per tutti (anche con materie generaliste insegnate in lingua). Vengono potenziate poi: Arte, Musica, Diritto, Economia, Discipline motorie. Nella Buona Scuola viene dato piu' spazio all'educazione ai corretti stili di vita e si guarda al futuro attraverso lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media).
Alle superiori, il curriculum diventa flessibile: le scuole attiveranno materie opzionali per rispondere alle esigenze degli studenti. Almeno 400 ore nell'ultimo triennio dei tecnici e dei professionali e 200 in quello dei licei. L'alternanza si fara' in azienda, ma anche in enti pubblici. A disposizione un fondo, a regime, di 100 milioni all'anno a partire dal 2016. Mentre 90 milioni vengono stanziati subito per l'innovazione didattica e la creazione di laboratori territoriali, aperti anche di pomeriggio, per orientare i giovani al lavoro e da utilizzare come strumento di contrasto alla dispersione. I presidi hanno il potere di derogare alle regole attuali: utilizzando l'organico in modo flessibile potranno evitare la formazione di classi troppo numerose, le cosiddette classi 'pollaio'.
Arriva inoltre la Carta per l'aggiornamento e la formazione dei docenti, un voucher di 500 euro da utilizzare per l'aggiornamento professionale attraverso l'acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, l'ingresso a mostre ed eventi culturali. La formazione in servizio diventa obbligatoria e coerente con il Piano triennale dell'offerta formativa della scuola e con le priorita' indicate dal Ministero. Viene istituito il bonus annuale delle eccellenze destinato ai docenti. Ogni anno il dirigente scolastico, sentito il Consiglio di Istituto, assegnera' il bonus al 5% dei suoi insegnanti per premiare chi si impegna di piu'.
Peseranno la qualita' dell'insegnamento, la capacita' di utilizzare metodi didattici innovativi, il contributo dato al miglioramento complessivo della scuola. Per il bonus vengono stanziati 200 milioni all'anno. Viene istituito un Portale unico dei dati della scuola con la pubblicazione di tutti i dati relativi al sistema di istruzione: bilanci delle scuole, Anagrafe dell'edilizia, Piani dell'offerta formativa, dati dell'Osservatorio tecnologico, Cv degli insegnanti, incarichi di docenza.
Le scuole, d'ora in poi, potranno indicare il loro fabbisogno di docenti e strumenti per attuare i Piani dell'offerta formativa. I Piani diventano triennali e saranno predisposti dai dirigenti scolastici, sentiti gli insegnanti, il Consiglio di istituto e le realta' territoriali. I presidi potranno scegliere loro squadra individuando i nuovi docenti che ritengono piu' adatti per realizzare i Piani dell'offerta formativa all'interno di appositi albi territoriali costituiti dagli Uffici Scolastici Regionali. Negli albi confluiranno i docenti assunti nel primo anno attraverso il piano straordinario di assunzioni e poi tramite concorsi. Gli incarichi affidati saranno resi pubblici. Il ddl da' il via libera ad un Piano straordinario di assunzioni per il 2015/2016 per coprire le cattedre vacanti e creare l'organico dell'autonomia.
Oltre 100mila insegnanti saranno assunti a settembre 2015. Dopo si torna ad assumere solo per concorso. Il disegno di legge prevede il potenziamento delle competenze linguistiche: in particolare l'italiano per gli studenti stranieri e l'inglese per tutti (anche con materie generaliste insegnate in lingua). Vengono potenziate poi: Arte, Musica, Diritto, Economia, Discipline motorie. Nella Buona Scuola viene dato piu' spazio all'educazione ai corretti stili di vita e si guarda al futuro attraverso lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media).
Alle superiori, il curriculum diventa flessibile: le scuole attiveranno materie opzionali per rispondere alle esigenze degli studenti. Almeno 400 ore nell'ultimo triennio dei tecnici e dei professionali e 200 in quello dei licei. L'alternanza si fara' in azienda, ma anche in enti pubblici. A disposizione un fondo, a regime, di 100 milioni all'anno a partire dal 2016. Mentre 90 milioni vengono stanziati subito per l'innovazione didattica e la creazione di laboratori territoriali, aperti anche di pomeriggio, per orientare i giovani al lavoro e da utilizzare come strumento di contrasto alla dispersione. I presidi hanno il potere di derogare alle regole attuali: utilizzando l'organico in modo flessibile potranno evitare la formazione di classi troppo numerose, le cosiddette classi 'pollaio'.
Arriva inoltre la Carta per l'aggiornamento e la formazione dei docenti, un voucher di 500 euro da utilizzare per l'aggiornamento professionale attraverso l'acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, l'ingresso a mostre ed eventi culturali. La formazione in servizio diventa obbligatoria e coerente con il Piano triennale dell'offerta formativa della scuola e con le priorita' indicate dal Ministero. Viene istituito il bonus annuale delle eccellenze destinato ai docenti. Ogni anno il dirigente scolastico, sentito il Consiglio di Istituto, assegnera' il bonus al 5% dei suoi insegnanti per premiare chi si impegna di piu'.
Peseranno la qualita' dell'insegnamento, la capacita' di utilizzare metodi didattici innovativi, il contributo dato al miglioramento complessivo della scuola. Per il bonus vengono stanziati 200 milioni all'anno. Viene istituito un Portale unico dei dati della scuola con la pubblicazione di tutti i dati relativi al sistema di istruzione: bilanci delle scuole, Anagrafe dell'edilizia, Piani dell'offerta formativa, dati dell'Osservatorio tecnologico, Cv degli insegnanti, incarichi di docenza.