Separazioni e bullismo: la mediazione tutela i bambini

FOGGIA – Nelle separazioni, per quanto riguarda l’ambito familiare, e nei casi di bullismo, per ciò che attiene alla scuola, cresce lentamente ma in modo significativo il ricorso alla mediazione non obbligatoria. Una modalità di gestione dei conflitti che mette al centro un modello nuovo, con l’obiettivo di far prevalere non l’interesse di una parte sull’altra ma quello di una ricomposizione più umana ed equa del confronto, capace di salvaguardare soprattutto il benessere dell’anello più debole, rappresentato in entrambi i casi dai bambini. Di questo si discuterà a Foggia, per quattro giornate, a partire da sabato 11 aprile 2015 (e, a seguire, il 18 aprile, il 9 e il 16 maggio). Foggia diventerà un grande laboratorio sulla mediazione, il sistema di risoluzione dei conflitti che si affianca al processo civile. Lo diventerà grazie al corso organizzato da Geform, società che opera nei settori della formazione professionale e continua. Le lezioni saranno tenute da Carla La Rotonda e Rosa Schena, mediatrici familiari, già avvocati di lunga e consolidata esperienza.

Si articoleranno in quattro moduli su base teorica e pratica: la mediazione dei conflitti; la mediazione in ambito familiare; la mediazione in ambito scolastico e lavorativo; la negoziazione, da vincente-perdente a vincente-vincente, con l’applicazione di tecniche di comunicazione efficace  basate sulla PNL (Programmazione Neuro Linguistica).
Il corso, che durerà complessivamente 20 ore e si svolgerà nella sede di viale Manfredi 1 (Palazzina B di Amgas Spa), è propedeutico al Master sulla mediazione che Geform 2015 organizzerà durante il prossimo autunno.

CON LA MEDIAZIONE VINCONO TUTTI. In Italia, l'indice di litigiosità – vale a dire il rapporto tra il numero di cause civili sopravvenute nell'anno e la popolazione media residente – supera, secondo gli ultimi dati Istat, il 70%, con più di 4 milioni di cause civili di primo grado ogni anno e un costo per l'intero sistema di oltre 64 milioni di euro. Quale impatto può avere la mediazione sul sistema della giustizia? E sul sistema socio-economico del Paese?

TUTTI I VANTAGGI DELLA MEDIAZIONE. In famiglia, a scuola, nell’ambito lavorativo, ricorrere alla mediazione produce effetti positivi sul riconoscimento reciproco delle rispettive posizioni giungendo alla piena consapevolezza di due verità che confluiscono in una verità finale condivisa da tutte le parti protagoniste della mediazione.l’attività conciliativa è molto più economica anche in termini personali rispetto al ricorso giurisdizionale. Le parti rinunciano allo “scontro” e impostano un “confronto” collaborativo, un aspetto, quest’ultimo, particolarmente importante nella mediazione in ambito familiare e scolastico, soprattutto per gli aspetti e i risvolti psicologici della ricomposizione di conflitti che possono ripercuotersi sui figli.

Per Mediazione Familiare si intende "un processo collaborativo di risoluzione del conflitto", in cui le coppie il cui rapporto sta finendo o è finito, sono accolte su terreno neutro, in assenza di giuduzio e pregiudizio da un terzo imparziale, il mediatore,per ristabilire una comunicazione efficace e trovare una risoluzione al conflitto condivisa da entrambe le parti. Il percorso si conclude con la stesura di un Accordo Scritto che costituirà la base per la separazione consensuale ed il divorzio congiunto. La Mediazione Familiare è complementare alla Consulenza Legale e alla Negoziazione assistita obbligatoria.

info: www.geform.eu - info@geform.eu - 0881.776322

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