TARANTO - Dopo un'iniziale rinvio, hanno avuto inizio in questi giorni ed entrano nel vivo dalla prossima settimana i lavori di bonifica di un'area del quartiere Tamburi di Taranto. Si tratta del rione piu' esposto all'inquinamento causato dall'Ilva e l'area su cui si interverra' e' quella esterna ad alcune scuole del rione individuate dal Comune di Taranto.
"Siamo davvero al via per la bonifica del quartiere Tamburi": lo dichiara Vincenzo Baio, assessore all'Ambiente del Comune di Taranto. Sono gia' cominciati, infatti, i lavori che prevedono l'impermeabilizzazione dell'area relativa all'intervento. Qui saranno sistemati un'armatura di metallo ed una base di cemento armato isolante per consentire poi il posizionamento di una tensostruttura di 40 metri per 40, alta 7 metri. Nella tensostruttura sara' temporaneamente riversato il terreno contaminato asportato.
In pratica, i tecnici rimuoveranno sino a 30 centimetri di terreno risultato inquinato e lo sostituiranno, nella stessa misura e quantita', con terreno nuovo. Il terreno contaminato, invece, dopo un trattamento ed una caratterizzazione nella tensostruttura, verra' avviato a discarica per lo smaltimento. L'area dove si interverra' e' quella esterna a tre scuole del rione Tamburi: Vico, Gabelli e Giusti. "Abbiamo anche chiesto che le aree bonificate siano abbellite da aiuole e fiori" dice l'assessore Baio.
L'intervento di bonifica deve concludersi entro 150 giorni ma l'impresa che ha vinto la gara d'appalto bandita dal Comune di Taranto, la Axa di Lecce, non esclude di far prima. L'area prospiciente queste scuole e' stata vietata al transito e al calpestio da un'ordinanza del sindaco di Taranto, Ezio Stefa'no, proprio a seguito degli accertamenti fatti, i quali hanno riscontrato la presenza nel terreno di benzoapirene, idrocarburi, berillio e altri inquinanti. Anche altre tre scuole del rione Tamburi saranno oggetto di bonifica. Si tratta della Deledda, De Carolis e D'Aquino, non comprese nella fase avviata in questi giorni. Per gli ulteriori lavori, il commissario straordinario delegato alla bonifica dell'area di Taranto, Vera Corbelli, e il Comune hanno deciso di innovare la procedura al fine di velocizzare la spesa.
Con un accordo, e' stato infatti modificato lo schema operativo iniziale. Adesso l'erogazione delle somme riconosciute per la bonifica non avverra' piu' dal commissario straordinario verso l'impresa assegnataria dell'appalto, ma lo stesso commissario trasferira' i fondi dalla propria contabilita' al Comune di Taranto in quanto stazione appaltante. Il commissario Corbelli agisce nell'ambito della legge per la bonifica dell'area di Taranto, la numero 172 dell'ottobre 2012, la quale prevede interventi oltreche' per il rione Tamburi, anche per l'area del vicino comune di Statte (Taranto) e del Mar Piccolo di Taranto.
Sempre in materia di bonifica dell'area di Taranto, Confindustria Taranto e Dipar (il Distretto produttivo dell'ambiente che mette insieme 193 imprese del settore) hanno firmato un accordo-convenzione col Cnr. Obiettivi sono la tutela ambientale, la compatibilita' ambientale, la bonifica, il monitoraggio ambientale, nonche' la creazione di spin off e di "smart technologies" applicate all'ambiente. La convenzione, spiega il presidente di Confindustria Taranto, Vincenzo Cesareo, "e' lo strumento operativo sotto il quale far nascere attivita' che si occupino di ambiente sfruttando le piu' avanzate e moderne tecnologie da sperimentare sul campo".
"Siamo davvero al via per la bonifica del quartiere Tamburi": lo dichiara Vincenzo Baio, assessore all'Ambiente del Comune di Taranto. Sono gia' cominciati, infatti, i lavori che prevedono l'impermeabilizzazione dell'area relativa all'intervento. Qui saranno sistemati un'armatura di metallo ed una base di cemento armato isolante per consentire poi il posizionamento di una tensostruttura di 40 metri per 40, alta 7 metri. Nella tensostruttura sara' temporaneamente riversato il terreno contaminato asportato.
In pratica, i tecnici rimuoveranno sino a 30 centimetri di terreno risultato inquinato e lo sostituiranno, nella stessa misura e quantita', con terreno nuovo. Il terreno contaminato, invece, dopo un trattamento ed una caratterizzazione nella tensostruttura, verra' avviato a discarica per lo smaltimento. L'area dove si interverra' e' quella esterna a tre scuole del rione Tamburi: Vico, Gabelli e Giusti. "Abbiamo anche chiesto che le aree bonificate siano abbellite da aiuole e fiori" dice l'assessore Baio.
L'intervento di bonifica deve concludersi entro 150 giorni ma l'impresa che ha vinto la gara d'appalto bandita dal Comune di Taranto, la Axa di Lecce, non esclude di far prima. L'area prospiciente queste scuole e' stata vietata al transito e al calpestio da un'ordinanza del sindaco di Taranto, Ezio Stefa'no, proprio a seguito degli accertamenti fatti, i quali hanno riscontrato la presenza nel terreno di benzoapirene, idrocarburi, berillio e altri inquinanti. Anche altre tre scuole del rione Tamburi saranno oggetto di bonifica. Si tratta della Deledda, De Carolis e D'Aquino, non comprese nella fase avviata in questi giorni. Per gli ulteriori lavori, il commissario straordinario delegato alla bonifica dell'area di Taranto, Vera Corbelli, e il Comune hanno deciso di innovare la procedura al fine di velocizzare la spesa.
Con un accordo, e' stato infatti modificato lo schema operativo iniziale. Adesso l'erogazione delle somme riconosciute per la bonifica non avverra' piu' dal commissario straordinario verso l'impresa assegnataria dell'appalto, ma lo stesso commissario trasferira' i fondi dalla propria contabilita' al Comune di Taranto in quanto stazione appaltante. Il commissario Corbelli agisce nell'ambito della legge per la bonifica dell'area di Taranto, la numero 172 dell'ottobre 2012, la quale prevede interventi oltreche' per il rione Tamburi, anche per l'area del vicino comune di Statte (Taranto) e del Mar Piccolo di Taranto.
Sempre in materia di bonifica dell'area di Taranto, Confindustria Taranto e Dipar (il Distretto produttivo dell'ambiente che mette insieme 193 imprese del settore) hanno firmato un accordo-convenzione col Cnr. Obiettivi sono la tutela ambientale, la compatibilita' ambientale, la bonifica, il monitoraggio ambientale, nonche' la creazione di spin off e di "smart technologies" applicate all'ambiente. La convenzione, spiega il presidente di Confindustria Taranto, Vincenzo Cesareo, "e' lo strumento operativo sotto il quale far nascere attivita' che si occupino di ambiente sfruttando le piu' avanzate e moderne tecnologie da sperimentare sul campo".