di Piero Chimenti - Il 1° maggio di quest'anno la Tim sostituirà la Telecom nel mercato della telefonia nazionale, unificando sotto un unico marchio la telefonia mobile con quella fissa. La notizia ancora non diffusa dai grandi media comporterà alcuni cambiamenti rispetto ai servizi forniti dall'azienda.
Tra le prime novità è l'abolizione del canone Telecom di 18,54€, con le conseguenti variazioni dei piani tariffari sia sotto il profilo della loro struttura che economico. il nuovo piano prevede solo tre tariffe che dovrebbero "abbracciare" l'esigenze dei consumatori e le bollette non saranno più recapitate bimestralmente ma mensilmente come tutti quelli che hanno la telefonia mobile in abbonamento sono abituati a pagare:
voce: abbonamento di 19€ al mese con pagamento di 0,10 cent/min per le chiamate verso cellulari e fissi.
tutto voce: chiamate illimitate verso la telefonia mobile e fissa a €29.
tutto: chiamate illimitate verso tutti ed internet illimitato a 44,90; nel caso in cui vi aderisca un cliente Telecom "decennale" il prezzo si abbassa a 29€ il primo anno per poi attestarsi a €39. Di questo piano c'è anche la "variante" flat per una connessione più veloce con un prezzo promozionale di 44,90€ il primo anno e di 54,90€ dal secondo anno.
Molte perplessità lasciano questi rincari, penalizzando coloro che fanno poche chiamate in quanto in automatico ci sarà il passaggio verso la tariffa "tutto voce" e dato che l'opzione "voce" potra' essere usufruibile solo su richiesta esplicita del fruitore del servizio. La Telecom si mostra concorrenziale invece con il piano "tutto", convenienza riscontrabile però solo da coloro che sono già clienti Telecom.
Infine bisogna ricordare che dato che il cambio dei piani telefonici è un atto unilaterale da parte della Telecom, a tutela del consumatore è possibile recedere in maniera gratuita e senza penali dal nuovo contratto, secondo l'art. 70 comma 4 del codice delle comunicazioni elettroniche, entro 30 giorni dall'entrata in vigore del nuovo contratto, dando un tempestivo preavviso all'azienda fornitrice del servizio.
Tra le prime novità è l'abolizione del canone Telecom di 18,54€, con le conseguenti variazioni dei piani tariffari sia sotto il profilo della loro struttura che economico. il nuovo piano prevede solo tre tariffe che dovrebbero "abbracciare" l'esigenze dei consumatori e le bollette non saranno più recapitate bimestralmente ma mensilmente come tutti quelli che hanno la telefonia mobile in abbonamento sono abituati a pagare:
voce: abbonamento di 19€ al mese con pagamento di 0,10 cent/min per le chiamate verso cellulari e fissi.
tutto voce: chiamate illimitate verso la telefonia mobile e fissa a €29.
tutto: chiamate illimitate verso tutti ed internet illimitato a 44,90; nel caso in cui vi aderisca un cliente Telecom "decennale" il prezzo si abbassa a 29€ il primo anno per poi attestarsi a €39. Di questo piano c'è anche la "variante" flat per una connessione più veloce con un prezzo promozionale di 44,90€ il primo anno e di 54,90€ dal secondo anno.
Molte perplessità lasciano questi rincari, penalizzando coloro che fanno poche chiamate in quanto in automatico ci sarà il passaggio verso la tariffa "tutto voce" e dato che l'opzione "voce" potra' essere usufruibile solo su richiesta esplicita del fruitore del servizio. La Telecom si mostra concorrenziale invece con il piano "tutto", convenienza riscontrabile però solo da coloro che sono già clienti Telecom.
Infine bisogna ricordare che dato che il cambio dei piani telefonici è un atto unilaterale da parte della Telecom, a tutela del consumatore è possibile recedere in maniera gratuita e senza penali dal nuovo contratto, secondo l'art. 70 comma 4 del codice delle comunicazioni elettroniche, entro 30 giorni dall'entrata in vigore del nuovo contratto, dando un tempestivo preavviso all'azienda fornitrice del servizio.