VERONA - "Mi candido alla guida del Veneto, corro da uomo libero, e corro per arrivare primo". Così Flavio Tosi, sindaco di Verona, ha ufficializzato oggi la sua candidatura a governatore del Veneto, sfidando, in modo particolare, il suo ex compagno di partito Luca Zaia. Ex compagno di partito perche' questa candidatura nasce proprio dalla rottura con la Lega, "voluta" dal segretario federale Matteo Salvini. Tosi ha ha voluto ribadire che la rottura e' responsabilita' di chi l'ha voluta.
"La scelta l'ha fatta Salvini, hanno voluto cancellare dalla Lega Flavio Tosi". Il sindaco di Verona ha poi spiegato che davanti a se' aveva diverse scelte, "avevo detto che mi prendevo qualche giorno per riflettere, potevo andare a coltivare l'orto o ritirarmi in seminario, invece ho preso la decisione di candidarmi, perche' politicamente siamo uomini liberi ".
Il programma elettorale, ha assicurato il primo cittadino, sara' pronto tra qualche giorno, ma "sara' essenziale e basato sul fare e non sul dire. In 8 anni da sindaco credo di avere dimostrato che le cose sono capace di farle ". E' proprio su questo punto che ha bollato come "stupidaggini" chi sostiene che è necessario uscire dall'euro, il riferimento e' a Salvini: "non puoi dire stupidaggini - ha detto Tosi - come quella di uscire dall'euro perche' sai che non potrai mantenere la promessa.
Semmai l'Italia non ci doveva entrare. Ora il punto e' rinegoziare in Europa condizioni diverse per il nostro Paese". Questo vale anche per la Flex tax che e' e' "una proposta demagogica. Non siamo in Croazia, siamo in Italia. Prima bisogna ridurre la spesa pubblica e dopo puoi diminuire la pressione fiscale. Non puoi fare proposte demagogiche perche' la gente non va illusa, ma occorre darle una speranza vera".
Nell'annunciare le sua candidatura, accolta da un'ovazione delle persone presenti all'Auditorium di Verona, il sindaco di Verona ha pure ironizzato su uno striscione appeso all'interno, che inneggiava a "Tosi premier". Lui ironico, ma nemmeno troppo, ha detto: "se ne parlera' piu' avanti, adesso pensiamo al Veneto, per passi e buon senso".
"La scelta l'ha fatta Salvini, hanno voluto cancellare dalla Lega Flavio Tosi". Il sindaco di Verona ha poi spiegato che davanti a se' aveva diverse scelte, "avevo detto che mi prendevo qualche giorno per riflettere, potevo andare a coltivare l'orto o ritirarmi in seminario, invece ho preso la decisione di candidarmi, perche' politicamente siamo uomini liberi ".
Il programma elettorale, ha assicurato il primo cittadino, sara' pronto tra qualche giorno, ma "sara' essenziale e basato sul fare e non sul dire. In 8 anni da sindaco credo di avere dimostrato che le cose sono capace di farle ". E' proprio su questo punto che ha bollato come "stupidaggini" chi sostiene che è necessario uscire dall'euro, il riferimento e' a Salvini: "non puoi dire stupidaggini - ha detto Tosi - come quella di uscire dall'euro perche' sai che non potrai mantenere la promessa.
Semmai l'Italia non ci doveva entrare. Ora il punto e' rinegoziare in Europa condizioni diverse per il nostro Paese". Questo vale anche per la Flex tax che e' e' "una proposta demagogica. Non siamo in Croazia, siamo in Italia. Prima bisogna ridurre la spesa pubblica e dopo puoi diminuire la pressione fiscale. Non puoi fare proposte demagogiche perche' la gente non va illusa, ma occorre darle una speranza vera".
Nell'annunciare le sua candidatura, accolta da un'ovazione delle persone presenti all'Auditorium di Verona, il sindaco di Verona ha pure ironizzato su uno striscione appeso all'interno, che inneggiava a "Tosi premier". Lui ironico, ma nemmeno troppo, ha detto: "se ne parlera' piu' avanti, adesso pensiamo al Veneto, per passi e buon senso".