BARI - Con riferimento all’ordinanza di archiviazione del 27 febbraio 2015, GIP dott.ssa Annachiara Mastrorilli, relativa al procedimento apertosi a carico delle FAL s.r.l., si precisa che il provvedimento si è fondato soltanto su rilievi fonometrici, effettuati dall’ ARPA in un ristretto arco temporale (precisamente dalle 9.50 alle 12,00 del 28.04.2014 - orario nel quale le corse sono di gran lunga inferiori rispetto quelle delle c.d. ore di punta). Lo rende noto l'avv. Paola Cristiano, difensore dei residenti di Corso Italia, a Bari.
Il risultato dei rilievi - prosegue la nota - che hanno misurato le immissioni inquinanti in atmosfera non sono stati oggetto di valutazione del pm incaricato, poiché depositati ben tre mesi dopo la sua richiesta di archiviazione e sintetizzati in un rapporto schematico e riepilogativo.
I residenti di Corso Italia in Bari, rappresentati dall’ avv. Paola Cristiano, si augurano che tanto la dirigenza FAL, quanto il Comune di Bari e la Regione Puglia, apprezzino, sino in fondo, il valore dell’ordinanza che, pur non rilevando ipotesi di reato, molto sapientemente, auspica in modo esplicito “l’adozione di ogni accorgimento utile al fine di ridurre le conseguenze negative che derivano dalla stretta vicinanza della stazione FAL con gli edifici prospicienti”.
Se si considera, infine, - prosegue l'avv. Cristiano - che soltanto qualche giorno fa è stato siglato un nuovo protocollo tra FAL, Comune di Bari e Regione Puglia che prevede il raddoppio della linea ferroviaria Bari – Matera, l’ordinanza acquista ancor più rilievo, poiché impone, alle Istituzioni preposte, oggi impegnate con nuovi investimenti previsti per il decongestionamento del traffico cittadino, il dovere di garantire l’efficienza del servizio pubblico di trasporto unitamente alla tutela della salubrità dell’ambiente circostante le stazioni FAL e il rispetto del tranquillo svolgimento delle occupazioni e del riposo delle persone nel tratto interessato.
Nelle more, - spiega la nota - la situazione descritta nell’atto di denuncia del dicembre 2013 è rimasta immutata. I residenti di Corso Italia vigileranno costantemente sulla realizzazione dei progetti annunciati, auspicando la definitiva elettrificazione della linea ferroviaria e una notevole riduzione dei rumori, anche con la installazione di pannelli fono assorbenti, adeguandosi, così, ai livelli delle stazioni ferroviarie presenti nel cuore di altre città europee, altrettanto densamente popolate e che dimostrino come, modelli di sviluppo sostenibile, rispettosi dell’ambiente e del diritto alla salute dei cittadini, siano possibili e praticabili anche a Bari, città metropolitana, conclude la nota.
Il risultato dei rilievi - prosegue la nota - che hanno misurato le immissioni inquinanti in atmosfera non sono stati oggetto di valutazione del pm incaricato, poiché depositati ben tre mesi dopo la sua richiesta di archiviazione e sintetizzati in un rapporto schematico e riepilogativo.
I residenti di Corso Italia in Bari, rappresentati dall’ avv. Paola Cristiano, si augurano che tanto la dirigenza FAL, quanto il Comune di Bari e la Regione Puglia, apprezzino, sino in fondo, il valore dell’ordinanza che, pur non rilevando ipotesi di reato, molto sapientemente, auspica in modo esplicito “l’adozione di ogni accorgimento utile al fine di ridurre le conseguenze negative che derivano dalla stretta vicinanza della stazione FAL con gli edifici prospicienti”.
Se si considera, infine, - prosegue l'avv. Cristiano - che soltanto qualche giorno fa è stato siglato un nuovo protocollo tra FAL, Comune di Bari e Regione Puglia che prevede il raddoppio della linea ferroviaria Bari – Matera, l’ordinanza acquista ancor più rilievo, poiché impone, alle Istituzioni preposte, oggi impegnate con nuovi investimenti previsti per il decongestionamento del traffico cittadino, il dovere di garantire l’efficienza del servizio pubblico di trasporto unitamente alla tutela della salubrità dell’ambiente circostante le stazioni FAL e il rispetto del tranquillo svolgimento delle occupazioni e del riposo delle persone nel tratto interessato.
Nelle more, - spiega la nota - la situazione descritta nell’atto di denuncia del dicembre 2013 è rimasta immutata. I residenti di Corso Italia vigileranno costantemente sulla realizzazione dei progetti annunciati, auspicando la definitiva elettrificazione della linea ferroviaria e una notevole riduzione dei rumori, anche con la installazione di pannelli fono assorbenti, adeguandosi, così, ai livelli delle stazioni ferroviarie presenti nel cuore di altre città europee, altrettanto densamente popolate e che dimostrino come, modelli di sviluppo sostenibile, rispettosi dell’ambiente e del diritto alla salute dei cittadini, siano possibili e praticabili anche a Bari, città metropolitana, conclude la nota.